La Nuova Sardegna

OLBIA. La notte tra il 24 e il 25 ottobre 2015 un motociclista di 29 anni, Paolo Pau, ha perso la vita in un tratto di strada dissestato alla periferia di Olbia. L’uomo sarebbe sbalzato dallo scooter a causa di una grossa buca. Una caduta che si è rivelata fatale. La procura di Tempio ha voluto aprire una inchiesta sull’incidente per fare luce sulle dinamiche e ha messo sotto sequestro la strada. Che a distanza di nove mesi dalla tragedia si trova ancora nelle stesse condizioni. Solo nei giorni scorsi sono cominciati i lavori per la messa in sicurezza ed entro fine mese dovrebbe essere riaperta al traffico.

Uno stallo dovuto al fatto che via Mincio si trova al limite tra il centro abitato e la zona industriale, con Comune e Cipnes (il consorzio industriale del Nordest della Sardegna) che si rimbalzano la competenza. Ed è per questo motivo che la procura di Tempio ha aperto una indagine per omicidio colposo e ha iscritto nel registro degli indagati sia il sindaco - ormai ex - Gianni Giovannelli e i dirigenti comunali Gabriella Palermo e Costantino Azzena che il direttore del Consorzio Aldo Carta e il dirigente Gabriele Filigheddu. Sia Cipnes che Comune si tirano fuori dalle responsabilità: il Consorzio industriale sostiene di non essere il proprietario della strada, non l'ha realizzata, nè poteva farlo essendo stata costruita oltre cinquant'anni fa, quando l'ente non esisteva, nè il Comune gliel'ha mai ceduta. Farebbe parte, insomma, della viabilità comunale. Sul fronte opposto, il Comune sostiene l’esatto contrario: via Mincio fa parte della viabilità del comparto Cipnes. Sarà dunque il giudice a stabilire chi ha la responsabilità su quella strada. Nel frattempo il 27 giugno la procura l’ha dissequestrata e sono potuti iniziare i lavori di manutenzione a cura e onere del Cipnes, d’intesa con l'amministrazione comunale.