Sassari, Candelieri blindatissimi
Vertice in Comune a un mese dalla manifestazione che crea apprensione
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SASSARI. Profilo bassissimo, attenzione alle stelle. Sono queste le parole d’ordine venute fuori dai tavoli interforze al lavoro da giorni per blindare la Faradda. La prima grande manifestazione di piazza nell’Isola dopo gli attentati di Bruxelles e Nizza agita infatti il sonno dei responsabili della sicurezza, anche se la raccomandazione è di eliminare la parola terrorismo da qualsiasi comunicazione ufficiale.
Il vero incubo non è infatti una minaccia esterna ipotesi che secondo l’intelligence nazionale è assolutamente nulla, ma l’emulazione da parte di un balordo, un “cane sciolto”, che sfrutti la visibilità e il caos della festosa discesa dei Candelieri per provare qualche azione clamorosa.
Azione che le forze dell’ordine si preparano a sventare con un meticoloso piano di prevenzione e controllo in campo già da giorni, con gli obiettivi sensibili nell’isola presidiati da giorni. E poliziotti invitati a portare la pistola con sé 24 ore al giorno. Ossia ad avere l’arma anche fuori dal servizio.
Un controllo che salirà di intensità nei giorni prima della Faradda, con il clou dalla mattina del 14. Piano al quale parteciperà anche il Comune, con la polizia municipale. I dettagli saranno chiariti oggi, nella presentazione della manifestazione, ma sembra che l’amministrazione metterà in campo, oltre ai soliti controlli, una vera e propria blindatura degli accessi al percorso dei Candelieri. Impossibile insomma entrare con qualsiasi mezzo di trasporto nella zona della discesa, ipotesi che, come ha tristemente insegnato Nizza, potrebbe avere esiti deleteri.
Attenzione massima insomma, ma profilo basso. Perché la festa rimanga tale, e i discreti e incisivi controlli scoraggino balordi e cani sciolti senza rovinare il magico clima della festa più amata dai sassaresi. (g.bua)
