Trovato sparviero con la febbre del Nilo
L’allarme lanciato dall’Asl dopo la scoperta in Ogliastra di un esemplare positivo al virus
Dopo quello dello scorso anno, nuovo allarme in Ogliastra per la West nile diesease (febbre del Nilo occidentale). Nell’ambito delle attività previste dal Piano regionale integrato di sorveglianza per la West nile disease, attuato dall’Asl 4 Ogliastra in collaborazione con l’istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, è stata rilevata la presenza del virus in uno sparviero rinvenuto nel territorio del Comune di Tortolì.
«Al momento – viene precisato in una nota dell’Asl 4 – il sistema di sorveglianza sanitaria non ha rilevato casi di malattia sugli uomini, ma sono in corso le misure di prevenzione della trasmissione dell’infezione da West nile virus mediante la trasfusione di emocomponenti labili, così come previsto dai protocolli del centro nazionale sangue e dalla struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali della Regione. Tra i provvedimenti, l’esclusione temporanea dalla donazione per 28 giorni, su tutto il territorio nazionale, dei donatori che abbiano soggiornato anche solo per una notte in Ogliastra». Chi invece intende donare il proprio sangue nello stesso territorio, sarà sottoposto a un test specifico per la verifica dell’eventuale presenza del virus. L’Asl 4 invita quindi a continuare a donare il sangue. E sottolinea: «Tutto il territorio della Sardegna è compreso tra le aree endemiche per il west nile virus, cioè dove il virus della west nile disease (febbre del nilo occidentale) sta circolando o ha circolato nel corso degli ultimi anni e dove, quindi, si sono ripetutamente osservati episodi di infezione. Il ciclo naturale del virus, trasmesso agli uomini ed animali prevalentemente attraverso la puntura della zanzara Culex pipiens (la zanzara comune che punge prevalentemente nelle ore serali e notturne), prevede che le zanzare si infettino pungendo alcune specie di uccelli selvatici e possano quindi trasmettere il virus ad altre specie di vertebrati tra cui l’uomo ed il cavallo». L’Asl 4 rimarca: «Questi ultimi si comportano come ospiti accidentali a fondo cieco, in quanto la loro viremia non presenta un titolo tale da poter infettare nuovamente un vettore competente». Il virus non si trasmette da persona a persona se non mediante trasfusioni di sangue o trapianti di organi e tessuti.