Andrea sepolto nel crollo della casa: il dolore a S. Antioco
Cossu aveva 45 anni: la moglie si è salvata per miracolo Era figlio di emigrati: madre sulcitana e padre di Bonorva
SANT’ANTIOCO. C’è anche un sardo tra le vittime del terremoto che ha sconvolto il centro Italia. Andrea Cossu, 45 anni, figlio di una coppia di emigrati che lasciò l’isola una cinquantina di anni fa per trasferirsi a Pomezia. Originario per parte di padre di Bonorva e per parte di madre di Sant’Antioco, Cossu è rimasto ucciso a Pescara del Tronto nel crollo della abitazione di famiglia nella quale trascorreva un periodo di vacanza. Anche lui è stato sorpreso nella notte dalla scossa di terremoto che ha letteralmente sbriciolato la casa. Salva per miracolo la moglie. A Pescara del Tronto Andrea Cossu aveva sistemato una vecchia casa che utilizzava per i periodi di vacanza, che alternava con le visite ai familiari in Sardegna, in particolare a Sant’Antioco.
La madre, Agnese Massa, è nata nel paese del Sulcis, mentre il padre Franco Cossu era di Bonorva. La famiglia si era trasferita a Pomezia negli anni '60 per lavoro, ma ha sempre mantenuto stretti i legami con la terra d'origine e con i tanti parenti che vivono ancora in paese. Ogni anno insieme ad Andrea venivano a trascorrere un periodo di vacanza a Sant'Antioco. «Lo conoscevano tutti – racconta l'assessore Andrea Massa – fino a un paio di anni fa venivano sempre d'estate a trascorrere le ferie. Andrea con la sua famiglia e con la madre. Qualche anno fa ha sistemato una casetta a Pescara del Tronto e hanno iniziato a trascorrere le vacanze lì». L'assessore conosceva bene la famiglia Cossu. «Erano miei vicini di casa – racconta – persone ben volute e amate da tutti. Questa è una terribile tragedia. Andrea era conosciuto per il suo lavoro, era un bravissimo artigiano del legno. Aveva anche giocato a pallacanestro con il Pomezia».
La notizia in paese, dove l’uomo era molto conosciuto, è arrivata giovedì sera, nel corso di una manifestazione pubblica, non appena il suo nome è emerso nel primo elenco di vittime ufficializzato dalla prefettura di Ascoli. Il suo corpo era stato uno dei primi a essere estratti dalle macerie. Un annuncio, quello della sua morte, che ha rattristato la serata, perché quasi tutti lo conoscevano. Andrea era di fatto uno del paese, dove era spesso presente, anche per brevi periodi, e dove aveva numerose amicizie.
La morte ha gettato lo sconcerto a Sant’Antioco. Il suo profilo Facebook è stato subito tempestato dai messaggi di amici che hanno voluto manifestare il dolore per la sua morte. A Pomezia, la cittadina dove viveva alla Castagnetta e lavorava come carpentiere, e dove, anche per la sua attività sportiva, era un personaggio noto, l’intera popolazione è rimasta scossa dall’accaduto. Appassionato di tiro al volo e amante dei suoi due inseparabili cocker, tutti lo ricordano come un gigante buono, un omone dal cuore d'oro la cui perdita lascia un vuoto nei cuori di chi ha avuto il piacere di conoscerlo. I funerali saranno celebrati questo pomeriggio assieme a quello di altre quattro vittime del sisma, i cuginetti Elisa e Gabriele e le loro nonne. A officiarlo sarà il vescovo di Albano Marcello Semeraro alla presenza di rappresentanti delle amministrazioni comunali di Pomezia e di Ardea.