Aias, tutti all’attacco di Arru
I sindacati e l’azienda chiedono un intervento della Regione
CAGLIARI. Per una volta, da nemici, si ritrovano dalla stessa parte. Il giorno dopo la manifestazione dei lavoratori davanti al consiglio regionale i sindacati e azienda contro la Regione: al centro la vertenza Aias e i 1300 lavoratori da mesi senza stipendio. I segretari di Cgil, Cisl e Uil non hanno gradito le parole dell’assessore Arru: «Arru preferisce attaccare anziché trovare le soluzioni di sua competenza». Il riferimento è alle affermazioni dell’assessore che aveva contestato le loro accuse: secondo i sindacati la Regione è infatti rimasta immobile, preferendo girare la faccia dall’altra parte. «Una vertenza così disperata merita responsabilità e concretezza. Forse gli attacchi personali dell’assessore nascondono un nervosismo generato dal fatto che non si sono ancora trovate le soluzioni che la politica su Aias deve trovare»
All’attacco di Arru si scaglia anche il direttore dell’Aias Vittorio Randazzo. «Dovrebbe diventare il paladino dei pazienti dell'Aias e non dei sindacalisti. Come si fa a pagare regolarmente gli stipendi quando il saldo dei nostri crediti avviene cinque, sei anni dopo? Le Asl stanno iniziando a pagare regolarmente, dopo 60 giorni dalla presentazione delle fatture emesse. Questo però non basta – aggiunge Randazzo – perché il fatturato mensile dell'Aias per il 30-40% è rivolto ai Comuni. Come ha certificato lo stesso assessorato alla Sanità il saldo 2014-2015 ai Comuni è stato effettuato solo a settembre, mentre quello per il 2011-2013 non è stato ancora assegnato».