La Nuova Sardegna

CAGLIARI. L’assestamento di bilancio è quasi sempre solo una questione contabile, ma questa volta sembra essere una patata bollente nelle mani dei consiglieri regionali. Arrivato in ritardo per alcuni problemi tecnici dall’assessorato al Bilancio, doveva essere discusso ieri, ma il confronto in aula è slittato a oggi. Se non sarà approvato in pochi giorni c’è il rischio che i Comuni non possano spendere entro l’anno i soldi in più, sono quasi 17 milioni, stanziati per far fronte alle politiche sociali. Questa mattina l’impasse del Consiglio dovrebbe essere superata con l’inizio della discussione generale, anche se l’opposizione di centrodestra è ancora in fibrillazione dopo il rinvio delle nomine nelle commissioni all’indomani del referendum costituzionale.

L’assestamento di bilancio, nei fatti, è una correzione delle poste previste dalla Finanziaria 2016, approvata a marzo, con uno spostamento da una voce all’altra di quasi 460 milioni per coprire alcuni capitoli di spesa. Però sono previsti anche una cinquantina di milioni in più fra politiche sociali, interventi a favore delle biblioteche, a cominciare dalla Sebastiano Satta di Nuoro, fino ai finanziamenti necessari ai Consorzi di bonifica per i costi della siccità e alle Zir (zone industriali regionali) per pagare gli stipendi in arretrato. Come ogni bilancio regionale che si rispetti, non possono mancare certo le voci legate alla sanità, che continua a essere la spesa più pesante, oltre il 44 per cento, secondo l’ultimo controllo effettuato dalla Corte dei conti. Questo assestamento di bilancio prevede, tra l’altro, un finanziamento di 120 milioni per coprire il disavanzo 2015 accumulato dalle Aziende sanitarie. Non è di fatto un esborso in più ma l’anticipazione della quota prevista dal piano di rientro per il prossimo anno. Fra le altre variazioni dell’ultim’ora ci sono anche i 91 milioni necessari per avviare l’elisoccorso regionale, come prevede la legge che istituisce l’Areus, l’agenzia emergenze-urgenze. Il finanziamento della gara d’appalto, deve essere ancora bandita, è spalmato dal 2017 al 2022, per cui la spesa ogni anno dovrebbe essere intorno ai 7 milioni. Oggi sono previste le relazioni di maggioranza (Franco Sabatini Pd) e di minoranza (Paolo Truzzu Fdi) poi comincerà il dibattito. Il voto potrebbe essere in serata.