La Nuova Sardegna

movimento «orascelgoio»

«Primarie per il governatore»

La manifestazione di un gruppo di sindaci di centrodestra

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CAGLIARI. Le primarie per legge, perché un candidato-presidente della Regione non può essere imposto dalle segreterie di partito: a sceglierlo devono essere i cittadini. È questo il messaggio lanciato dal movimento «OraScelgoIo», organizzato dai sindaci eletti dai Riformatori, che tra l’altro sono stati primi a presentare, all’inizio della legislatura, una proposta di legge per “costruire dal basso” la corsa elettorale. «La partecipazione popolare oggi è indispensabile per restituire autorevolezza alle istituzioni», ha detto il sindaco di Sestu Paola Secci, all’inizio della manifestazione in Consiglio regionale. «Basta con le promesse, il cambiamento dev’essere nei fatti», ha rilanciato Danilo Artizzu, sindaco di Sirgus Donigala. Il Consiglio dovrebbe votare subito la proposta e se non lo dovesse fare, «siamo pronti a raccogliere le firme per dimostrare che questa è un’esigenza dei cittadini», è la sfida lanciata dal movimento. Per la verità, nella contestata legge elettorale in vigore le primarie erano obbligatorie, ma poi «sono saltate dopo che qualcuno che voleva difendere assurdi privilegi ha sollevato un’infinità di presunti e improbabili problemi tecnici». Che vanno superati – secondo i sindaci – con una legge snella. Ma visto che i Riformatori fanno ancora parte della coalizione di centrodestra hanno lanciato anche un messaggio ai possibili alleati: «Legge o non legge, non è più il tempo di subire le imposizioni romane di questo o quel partito, com’è accaduto nel 2014, oppure stare dietro alle fughe in avanti di qualcuno semmai convinto che il candidato-presidente può essere solo lui». Così per portarsi avanti col lavoro, i sindaci hanno preparato anche un regolamento interno da proporre a chiunque voglia mettere assieme un’alternativa al governo di centrosinistra». Le primarie, in sostanza, «per noi saranno una pregiudiziale irrinunciabile prima di qualsiasi accordo politico», ha ribadito il consigliere regionale Michele Cossa dei Riformatori.

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