cagliari, azienda brotzu
Mobbing in ospedale manager condannato
CAGLIARI. Arriva la seconda condanna per Antonio Garau (66 anni), l’ex manager e commissario dell’azienda Brotzu, la struttura ospedaliera più grande della Sardegna: riconosciuto colpevole di abuso d’...
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CAGLIARI. Arriva la seconda condanna per Antonio Garau (66 anni), l’ex manager e commissario dell’azienda Brotzu, la struttura ospedaliera più grande della Sardegna: riconosciuto colpevole di abuso d’ufficio per aver demansionato un ingegnere dipendente dell’ospedale, a Garau è stato inflitto un anno e tre mesi di reclusione con la sospensione condizionale, tre mesi in meno di quanto richiesto a conclusione dlela requisitoria dal pm Gaetano Porcu. Difeso dall’avvocato Massimilliano Ravenna, che aveva chiesto l’assoluzione dell’imputato, Garau ha sempre respinto ogni accusa e ieri mattina non era presente alla lettura della sentenza.
La vicenda risale al 2010, quando Garau svolge le sue funzioni all’interno dell’azienda Brotzu prima nelle vesti di commissario straordinario e poi di manager. Stando alle accuse il direttore generale avrebbe «in violazione delle norme in materia di dirigenza amministrativa del servizio sanitario nazionale e di quelle contenute nel contratto collettivo di lavoro, demansionato Bruno Franco Facen» provocandogli un danno ingiusto, la perdita graduale della sua funzione. L'ingegnere era in servizio come direttore della struttura complessa del servizio di prevenzione e protezione, una struttura che Garau avrebbe svuotato un po’ alla volta lasciando Facen con le mani in mano. Fino al punto da indurre l’ingegnere a rivolgersi alla Procura con un esposto, cui seguirono le indagini della polizia giudiziaria. Ieri la sentenza di condanna di primo grado. Tra novanta giorni le motivazioni e successivamente il ricorso in appello. (m.l)
La vicenda risale al 2010, quando Garau svolge le sue funzioni all’interno dell’azienda Brotzu prima nelle vesti di commissario straordinario e poi di manager. Stando alle accuse il direttore generale avrebbe «in violazione delle norme in materia di dirigenza amministrativa del servizio sanitario nazionale e di quelle contenute nel contratto collettivo di lavoro, demansionato Bruno Franco Facen» provocandogli un danno ingiusto, la perdita graduale della sua funzione. L'ingegnere era in servizio come direttore della struttura complessa del servizio di prevenzione e protezione, una struttura che Garau avrebbe svuotato un po’ alla volta lasciando Facen con le mani in mano. Fino al punto da indurre l’ingegnere a rivolgersi alla Procura con un esposto, cui seguirono le indagini della polizia giudiziaria. Ieri la sentenza di condanna di primo grado. Tra novanta giorni le motivazioni e successivamente il ricorso in appello. (m.l)
