grido d’allarme dal comparto
Carne bovina, aziende e produzione in calo
SANTU LUSSURGIU. Numero delle aziende in calo e scarsa copertura del fabbisogno regionale: il comparto del bovino è in crisi e gli allevatori chiedono aiuto. La situazione è stata esaminata in...
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SANTU LUSSURGIU. Numero delle aziende in calo e scarsa copertura del fabbisogno regionale: il comparto del bovino è in crisi e gli allevatori chiedono aiuto. La situazione è stata esaminata in occasione di un convegno a Santu Lussurgiu promosso da Copagri. L’appuntamento, che ha visto la partecipazione di allevatori tecnici ed esperti, è stato coordinato da Pietro Tandeddu, direttore regionale di Copagri Sardegna, e introdotto da Mario Putzolu, presidente di Copagri Oristano che ha messo in luce le difficoltà che investono il settore e che hanno provocato il ridimensionamento degli allevamenti. Pasquale Marrosu, tecnico di Laore, ha fornito una serie di numeri: le aziende sono passate dalle 10.578 del 2006 a 8.914 nel 2016, con una media di 26 capi allevati per azienda. Tra i limiti evidenziati la fuoriuscita dalla Sardegna, ogni anno, di oltre 25mila capi, in genere vitelli, dei quali 11mila verso il Veneto dove vengono ingrassati producendo un valore aggiunto che manca alla Sardegna; una produzione in Sardegna di carne bovina per solo il 25-30% del fabbisogno regionale pari allo 0,8% del totale nazionale. Ignazio Cirronis, presidente regionale Copagri si è soffermato sul valore dell’aggregazione dei produttori per affrontare un mercato difficile quale quello delle carni e ha ricordato che Copagri, dopo gli interventi di sostegno al comparto ovicaprino, ha richiamato all’attenzione della Regione la necessità di interventi verso gli altri comparti agricoli, colpiti dalle stesse calamità naturali; ora si avrà a breve la disponibilità di 45 milioni.