Ma nei territori non mancano i malumori
Tedde resta fuori in extremis, la Zedda sbatte la porta. A Oristano rivolta contro i candidati di fuori
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SASSARI. Sotto la patina di pace e compattezza anche Forza Italia deve fare fronte a più di un territorio in rivolta davanti alla scelta fatta nelle liste del centrodestra. Come nelle precedenti elezioni si è materializzato nelle liste Paolo Vella, con buona pace dei tanti pretendenti che volevano dare il contributo alla battaglia elettorale degli azzurri. Alessandra Zedda non ha nascosto il suo disappunto per non essere stata presa in considerazione per un posto nel listino proporzionale del sud. Restano in silenzio Antonello Peru, mister 8mila preferenze, e l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde, che era considerato tra i sicurissimi per un posto nelle file di Forza Italia per il nord. Molti degli azzurri sono stati sacrificati sull’altare delle alleanze. Alcune caselle sono state lasciate vuote a favore dei candidati della Lega-Psd’Az. Ma le caselle lasciate vuote in nome dell’accordo rischiano di depotenziare il risultato del centrodestra. Ma non è solo il nord ovest a protestare per le scelte fatte nelle liste.
Anche a Oristano si registrano malumori per la scelta di avere candidato alla Camera l’ex consigliere regionale Gianni Lampis, in quota Fratelli d’Italia, e al Senato l’avvocato nuorese Lorenzo Palermo, esponente di Psd’Az-Lega. Nei giorni scorsi le segreterie politiche di Forza Italia, Riformatori, Fortza Paris e Un’altra Oristano hanno diffuso una nota molto critica sulle decisioni prese dalla coalizione a livello regionale. «I partiti protagonisti della vittoria alle comunali di Oristano appena sei mesi fa sono fortemente preoccupati in vista delle politiche. Anche in questa tornata elettorale, le posizioni utili per essere eleggibili saranno riservate a candidati che rappresentano Medio campidano o Cagliari. Una scelta del genere rischia di far disperdere il consenso che la coalizione di centrodestra ha costruito negli anni sul territorio in quanto l’elettorato moderato della provincia di Oristano non è disposto a votare per candidati che provengono da altri territori. Da 15 anni non viene candidato, in posizione eleggibile, un rappresentante di centrodestra della provincia di Oristano, questo va a frustrare la voglia di crescita di un territorio che storicamente ha sempre premiato alle elezioni la coalizione moderata».
Anche a Oristano si registrano malumori per la scelta di avere candidato alla Camera l’ex consigliere regionale Gianni Lampis, in quota Fratelli d’Italia, e al Senato l’avvocato nuorese Lorenzo Palermo, esponente di Psd’Az-Lega. Nei giorni scorsi le segreterie politiche di Forza Italia, Riformatori, Fortza Paris e Un’altra Oristano hanno diffuso una nota molto critica sulle decisioni prese dalla coalizione a livello regionale. «I partiti protagonisti della vittoria alle comunali di Oristano appena sei mesi fa sono fortemente preoccupati in vista delle politiche. Anche in questa tornata elettorale, le posizioni utili per essere eleggibili saranno riservate a candidati che rappresentano Medio campidano o Cagliari. Una scelta del genere rischia di far disperdere il consenso che la coalizione di centrodestra ha costruito negli anni sul territorio in quanto l’elettorato moderato della provincia di Oristano non è disposto a votare per candidati che provengono da altri territori. Da 15 anni non viene candidato, in posizione eleggibile, un rappresentante di centrodestra della provincia di Oristano, questo va a frustrare la voglia di crescita di un territorio che storicamente ha sempre premiato alle elezioni la coalizione moderata».