La Nuova Sardegna

Vino: 3,4 milioni di euro di aiuti alle aziende

Vino: 3,4 milioni di euro di aiuti alle aziende

Bando regionale per chi investe in impianti e commercializzazione. L’obiettivo è la competitività

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CAGLIARI. Con una dotazione finanziaria pari a 3,4 milioni di euro l’assessorato regionale all’agricoltura ha varato il bando destinato ai produttori di vino relativo al Programma nazionale di sostegno nel settore di durata annuale e biennale per la campagna 2019/2020. Sono quindi aperti e scadono il 15 novembre prossimo (salvo eventuale proroga che sarà recepita dalla Regione) i termini per le domande relative alla misura investimenti-Ocm vino annualità finanziaria 2020, che si avvale di 2,1 milioni di euro di risorse comunitarie e di 1,3 milioni di euro di risorse regionali. Le domande vanno presentate all’organismo pagatore Agea.

Prevista l’erogazione di un aiuto per la realizzazione di investimenti materiali o immateriali in impianti di trasformazione, in infrastrutture vinicole e nella commercializzazione del vino e riguardanti la produzione o la commercializzazione (ma non deve essere l’attività esclusiva: i beneficiari devono comunque essere produttori di vino).

L’obiettivo dichiarato della misura è il miglioramento del rendimento globale dell’impresa, il suo adeguamento alla domanda del mercato, il raggiungimento di una maggiore competitività, anche al fine di favorire i risparmi energetici, l’efficienza energetica globale, nonché i trattamenti sostenibili.

Possono beneficiare dell’aiuto soggetti che operano sull’intero territorio regionale per investimenti localizzati esclusivamente in Sardegna. Il limite massimo di spesa ammissibile è di 400.000 euro per progetti che possono essere annuali o biennali. Le risorse finanziarie per l’annualità 2019/2020 sono utilizzate prioritariamente per il pagamento delle domande di saldo biennale finanziabili presentate nel 2019; la restante parte delle risorse sono utilizzate per il pagamento delle domande di durata annuale 2020. L’ulteriore disponibilità di tali risorse viene utilizzata per il pagamento dell’anticipo delle domande biennali 2020.

Possono accedere all’aiuto microimprese, piccole, medie, intermedie e grandi imprese, ma anche le organizzazioni interprofessionali, compresi i Consorzi di tutela la cui produzione principale sia la produzione di vino. Non possono invece beneficiare degli aiuti previsti dalla misura investimenti le imprese in difficoltà, ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà.

Per la realizzazione degli interventi finanziabili, l’intensità degli aiuti per le microimprese, piccole e medie imprese è fissata nella percentuale del 40 per cento della spesa riconosciuta ammissibile. La restante parte, non coperta dal finanziamento pubblico, sarà a totale carico dei beneficiari.

Per le imprese classificabili come intermedia e grande impresa, invece, l’intensità dell’aiuto è pari rispettivamente al 20 per cento e al 19 per cento. La restante parte, non coperta dal finanziamento pubblico, sarà a loro totale carico. (a.palm.)



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