La Nuova Sardegna

“Fai da te” delle Regioni L’altolà dell’esecutivo

“Fai da te” delle Regioni L’altolà dell’esecutivo

Prosegue il duello con i governatori, che sono pronti ad ampliare le riaperture Il ministro Boccia mette in guardia: «Chi sbaglia si assumerà le responsabilità»

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[FIRMA&LUOGO]di Paolo Teodori

<MC>ROMA

[TESTO]Ancora scintille e polemiche tra regioni e governo - che oggi si confronteranno in una videconferenza - sulla «libertà di ordinanza» in vista della Fase 2. Ieri il botta e risposta, con l'accusa non velata di una fuga in avanti, è iniziato di primo mattino, con il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, che ha ammonito: «Chi sbaglia si assumerà la responsabilità dell'aggravamento della condizione sanitaria del proprio territorio. Il governo, come ha fatto nella prima fase, continuerà ad indicare la rotta alle Regioni, con linee guida entro cui muoversi». Parole che ai più sono sembrate indirizzate a colpire al fianco la tendenza emersa dai territori, con un elenco corposo di governatori apertamente critici con le scarse novità, a loro dire, contenute nel dpcm. La mossa del ministro ha però innescato una fitta retta di risposte e distinguo. Tra le prime quella del governatore del Veneto Luca Zaia: «Le cose che facciamo noi come ordinanze sono le stesse che stanno facendo regioni dello stesso colore politico del Governo. Perché dobbiamo diventare i parafulmini di chi vuole solo avere visibilità?». Il Governo, ha aggiunto, «ha l'obbligo della vigilanza, di intervenire impugnando le ordinanze. Ma lo deve fare con tutti quelli che le hanno fatte, non si fa per colore politico, si fa per ordinanza». In giornata intanto si è allungata ancora la lista dei provvedimenti regionali, mentre si sono visti i primi effetti di quelli varati ieri per consentire l'attività motoria e all'aria aperta o gli spostamenti verso le seconde case o per andare a fare manutenzione alle imbarcazioni ormeggiate fuori del Comune di residenza. In Veneto questo via libera ha provocato sulle principali strade regionali un movimento sostenuto di veicoli in direzione delle località balneari di Jesolo e Bibione, che da sole fanno 12 milioni di presenze turistiche l'anno. «Nelle seconde case si va individualmente, da soli, per controllare se ci sono dei lavori da fare, non si alloggia lì e si torna a casa», ha tenuto a chiarire ancora Zaia. Riguarda in parte la manutenzione anche l'ordinanza firmata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che darà il via libera agli spostamenti regionali per la pesca amatoriale e la riparazione di imbarcazioni da diporto (da oggi) e la manutenzione delle seconde case (dal 4 maggio). Sempre in Puglia nelle prossime ore potrebbe essere approvata una nuova ordinanza per obbligare chi rientra da altre regioni italiane a restare in quarantena a casa per 14 giorni. Da domani e sino al 17 maggio, inoltre, sarà consentita anche l'attività di asporto per ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie, con l'obbligo di rispettare la distanza di un metro. Sul desiderio di tornare a riaprire si dice d'accordo il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, secondo il quale «non possiamo tenere chiuso un Paese senza dare prospettive di riapertura. Dobbiamo mettere da parte polemiche e accuse, bisogna lavorare insieme, non c'è altra strada». Nuova ordinanza anche nelle Marche: il governatore Luca Ceriscioli ha dato il via libera all'apertura dalle 8 alle 21 per gli esercizi commerciali di vicinato e all'attività per l'asporto, consentita dalle 7.30 alle 22.

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