La Nuova Sardegna

Gli operatori turistici: per noi sarebbe una svolta

di Luciano Onnis
Gli operatori turistici: per noi sarebbe una svolta

L’idea di mister Tiscali viene accolta con entusiasmo: «Porterebbe vacanzieri e anche posti di lavoro»

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ARBUS . Prima una speranza, poi un sogno svanito nel tempo, adesso si riaccende nuovamente la fiammella che Funtanazza trovi pace con se stessa e con gli arburesi. Quel gigantesco monumento all’abbandono e al degrado che è da oltre trentacinque anni la “Casa al mare Francesco Sartori”, è tornato a essere da qualche giorno una speranza di resurrezione e di rilancio turistico per un tratto della costa di Arbus, quello centrale che appunto va da Funtanazza a Portu Maga. La notizia che il progetto per il recupero e la trasformazione in hotel a 5 stelle della ex colonia di Funtanazza, di proprietà di Renato Soru, ha avuto il via libera dal Servizio tutela del paesaggio della Regione, ha trovato unanimi consensi nel territorio e perfino slanci di entusiasmo. Fra i primi a gioire gli imprenditori locali (non solo Arbus ma dell’intero circondario) che operano nei vari settori economici collegati al turismo. Nessuno vede l’hotel di lusso a Funtanazza, e neppure il villaggio Valtur a Portu Maga che, distante tre chilometri, potrebbe diventare un altro hotel, un concorrente alle proprie attività. Semmai un valore aggiunto.

Giorgio Zucca e Franca Usai, titolari del “Sciopadroxiu Camping” a ridosso delle dune di Piscinas e dello stabilimento in spiaggia, strutture che ogni estate fanno il pieno di turisti provenienti da tutta Europa, sono di gran lunga favorevoli ed entusiasti che il progetto Soru per la Costa d’Oro trovi finalmente attuazione. «Senza questo intervento di recupero e di riqualificazione – dice Franca Usai – la ex colonia resterebbe un rudere sempre più cadente. C’è da piangere a vedere ridotta così quello che è stato un simbolo del benessere minerario. Ci ho lavorato gli ultimi due anni di apertura, mi è rimasta nel cuore». Dello stesso avviso il marito: «Qui siamo un po’ tutti figli della miniera – aggiunge Giorgio Zucca –, vedere rinascere la colonia è un sogno. Un hotel di lusso farà bene a tutto l’indotto, non sarà certamente un nostro concorrente. Porterà posti di lavoro, avremo tutti dei benefici». Chi oltre a esser speranzoso è addirittura entusiasta è Michele Uccheddu, 37 anni, biologo marino istruttore subacqueo che ha costituito l’associazione sportiva “BlueDiscovery” con base a Marina di Arbus: è il promoter di sport acquatici (surf , corsi e immersioni subacquee), attività che fanno impazzire i turisti. «Sono felice che Funtanazza possa rinascere e porti turismo e lavoro – dice Michele –, ho sempre avuto questo sogno e vederlo realizzato mi dà felicità. Speriamo non sia un altro bluff. Arriveranno turisti che porteranno altri turisti. E lavoro per tutti noi giovani del posto. Potrebbe diventare la rampa di lancio per questo tratto di costa che, schiacciato a nord da Torre dei Corsari e Pistis e a sud da Piscinas e Scivu, sta vivendo anni di abbandono».

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