La Nuova Sardegna

il bollettino: altri 65 nuovi casi 

Positiva al tampone ha un infarto ma risulta morta per coronavirus

Positiva al tampone ha un infarto ma risulta morta per coronavirus

SASSARI. È morta d’infarto, ma era stata sottoposta al tampone ed era risultata positiva: per questo il decesso di una donna di 91 anni a Sassari è stato catalogato come “morte per Covid”. In...

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SASSARI. È morta d’infarto, ma era stata sottoposta al tampone ed era risultata positiva: per questo il decesso di una donna di 91 anni a Sassari è stato catalogato come “morte per Covid”. In Sardegna salgono così a 136, ufficialmente, le vittime dell’epidemia dall’inizio dell’emergenza. Ma questo caso, più di altri, alimenta dubbi e polemiche sul sistema di classificazione dei casi di morte. Durissimo il capo dell’unità di crisi del nord Sardegna, Marcello Acciaro: «Un conto è morire col Covid, un conto è morire per Covid. C'è una bella differenza, non so se mi spiego».

Il capo dell’Unità di crisi che commenta così un dato fornito dall’unità di crisi ha qualcosa di spiazzante. Chi decide i criteri? «Credo che ci sia qualcosa scritta dal ministero. Probabilmente la Regione applica una norma nazionale. Forse al ministero qualcuno si è bevuto il cervello. E se fosse morto di incidente stradale e fosse risultato positivo, lo catalogheremmo come morto per Covid o per incidente stradale?».

Resta il fatto che la comunicazione arriva dalla Regione: «Non so cosa dirle - risponde Acciaro -. Io so però che così i conti non possono tornare. La persona ha avuto un infarto, le hanno fatto il tampone ed era positiva, ma non aveva sintomi. Secondo me è morta di infarto, non di Covid. Se contiamo in questo modo rischiamo di segnare milioni di morti per Covid».

Ne parlerà con l'assessore, con la Giunta? «Questa cosa l'ho già detta, questa cosa non ha un grande senso - dice Acciaro - . Se i conti li fanno così, allora non mi stupisce che contiamo tanti morti in Italia. Il soggetto non aveva sintomi. Che il Covid abbia indotto l'infarto? Dubito molto».

L’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, non dà grande peso alla cosa: «La disposizione è così per tutti, non so sia una consuetudine o ci siano precise indicazioni del ministero. Ma anche in precedenza è accaduto ad altre persone la cui morte è stata catalogata “per Covid” avessero altre gravi patologie».

Intanto il bollettino di ieri ha segnato nell’isola altri 65 i nuovi casi. Di questi 53 sono da attività di screening e 12 da sospetto diagnostico. In totale sono stati eseguiti 145.688 tamponi, con un incremento di 2.395. Sono invece 44 i ricoverati (+3) mentre salgono a 8 (+2) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1.018. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.275 (+3) pazienti guariti, più altri 5 guariti clinicamente. Dei 2.486 casi accertati, 434 (+3) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 252 (+1) nel sud Sardegna, 102 (+14) a Oristano, 183 (+2) a Nuoro, 1.515 (+45) a Sassari. (r.pe.)

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