Verso l’intesa con l’Algeria per rimpatri più veloci
di Roberto Petretto
La ministra dell’Interno Lamorgese ha incontrato il collega Beldjoud Nel sud dell’isola proseguono gli sbarchi: altre 15 persone trasferite a Monastir
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SASSARI. Italia e Algeria potrebbero presto firmare un accordo che velocizzi le procedure per il rimpatrio di migranti arrivate sulle coste nazionali. L’accordo toccherà da vicino la Sardegna: quella per l’isola, soprattutto nel periodo estivo, è una delle rotte privilegiate per chi dall’Algeria vuole arrivare in Europa. Della possibilità di arrivare a un accordo ha discusso ieri la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, nel corso di una vista ufficiale a Algeri.
Da fonti del Viminale si apprende che la ministra Lamorgese ha preannunciato al suo collega algerino, il ministro Kamel Beldjoud, che proporrà il testo di un nuovo accordo in materia di sicurezza.
L’ipotesi di accordo prevede l'adozione «di rafforzate forme di cooperazione fra le forze di polizia per prevenire e contrastare la criminalità ed il terrorismo, con particolare riferimento ai settori della criminalità transnazionale, traffico di stupefacenti, reati economici e finanziari, tratta di persone e traffico di migranti».
I due ministri dell'Interno, nell'incontro di ieri mattina ad Algeri, hanno condiviso l'impegno «all’attuazione di nuovi modelli operativi con particolare riferimento alle procedure di rimpatrio, anche al fine di rendere più efficiente e velocizzare la loro esecuzione».
L’Algeria è uno dei partner più importanti per l’Italia nel bacino del Mediterraneo: alleanze economiche e strategiche sulle quali pesa però il flusso di migranti contro il quale sinora l’Italia ha potuto contrapporsi con difficoltà a causa di procedure di rimpatrio lunghe e farraginose.
Se l’accordo andrà a buon fine la prospettiva di rimpatri veloci potrebbe scoraggiare chi organizza questi flussi.
Anche ieri nel sud dell’isola ci sono stati nuovi sbarchi. Nel pomeriggio i carabinieri della Stazione di Tratalias hanno bloccato 15 uomini che si allontanavano dalla spiaggia di Porto Pino, nel Comune di Sant'Anna Arresi, sulla costa del Sulcis Iglesiente. I 15, tutti di nazionalità algerina, sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Monastir dove, dopo le visite mediche, rimarranno in quarantena.
Previsto anche l’arrivo a Sant'Antioco di altri 12 migranti, bloccati della Guardia di finanza mentre tentavano di raggiungere le coste italiane con un barchino.
Lunedì erano arrivate altre 35 persone. 12 migranti a Sant'Antioco, subito rintracciati dai carabinieri, mentre in piena notte era approdato a Teulada un barchino con a bordo dieci persone. Nelle ore precedenti cinque algerini erano stati rintracciati dai carabinieri mentre si allontanavano dalla spiaggia di Porto Pino nel Comune di Sant'Anna Arresi, mentre un'altra imbarcazione con a bordo 8 algerini era stata intercettata da una motovedetta della Guardia di finanza sempre nel sud Sardegna.
Da fonti del Viminale si apprende che la ministra Lamorgese ha preannunciato al suo collega algerino, il ministro Kamel Beldjoud, che proporrà il testo di un nuovo accordo in materia di sicurezza.
L’ipotesi di accordo prevede l'adozione «di rafforzate forme di cooperazione fra le forze di polizia per prevenire e contrastare la criminalità ed il terrorismo, con particolare riferimento ai settori della criminalità transnazionale, traffico di stupefacenti, reati economici e finanziari, tratta di persone e traffico di migranti».
I due ministri dell'Interno, nell'incontro di ieri mattina ad Algeri, hanno condiviso l'impegno «all’attuazione di nuovi modelli operativi con particolare riferimento alle procedure di rimpatrio, anche al fine di rendere più efficiente e velocizzare la loro esecuzione».
L’Algeria è uno dei partner più importanti per l’Italia nel bacino del Mediterraneo: alleanze economiche e strategiche sulle quali pesa però il flusso di migranti contro il quale sinora l’Italia ha potuto contrapporsi con difficoltà a causa di procedure di rimpatrio lunghe e farraginose.
Se l’accordo andrà a buon fine la prospettiva di rimpatri veloci potrebbe scoraggiare chi organizza questi flussi.
Anche ieri nel sud dell’isola ci sono stati nuovi sbarchi. Nel pomeriggio i carabinieri della Stazione di Tratalias hanno bloccato 15 uomini che si allontanavano dalla spiaggia di Porto Pino, nel Comune di Sant'Anna Arresi, sulla costa del Sulcis Iglesiente. I 15, tutti di nazionalità algerina, sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Monastir dove, dopo le visite mediche, rimarranno in quarantena.
Previsto anche l’arrivo a Sant'Antioco di altri 12 migranti, bloccati della Guardia di finanza mentre tentavano di raggiungere le coste italiane con un barchino.
Lunedì erano arrivate altre 35 persone. 12 migranti a Sant'Antioco, subito rintracciati dai carabinieri, mentre in piena notte era approdato a Teulada un barchino con a bordo dieci persone. Nelle ore precedenti cinque algerini erano stati rintracciati dai carabinieri mentre si allontanavano dalla spiaggia di Porto Pino nel Comune di Sant'Anna Arresi, mentre un'altra imbarcazione con a bordo 8 algerini era stata intercettata da una motovedetta della Guardia di finanza sempre nel sud Sardegna.