NUORO. L'isola è nel gruppetto delle regioni “ad alto rischio di trasmissione del Sars-Cov-2” ma la colpa potrebbe essere tutta del “caso Nuoro”, dove da giorni si era inceppata la conta delle vittime causate dal Covid. Il report settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ha aggregato la Sardegna a Puglia e Calabria e, considerando la permanenza in “classifica” da diverse settimane, l’isola è stata invitata ad adottare “ulteriori misure restrittive”. Il declassamento è arrivato nonostante l’indice Rt dica che la trasmissibilità del virus all’interno dei confini regionali sia la più bassa d’Italia.
La Sardegna potrebbe essere finita tra i “cattivi” della gestione pandemica anche per un altro motivo, riportato dallo stesso Iss che infatti parla anche di un inserimento della nostaa regione titolo precauzionale in quanto non valutabile in maniera attendibile per completezza dei dati”. Dunque, il blocco dei dati provenienti da Nuoro e legati al numero dei decessi dei pazienti Covid potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale anche nel rapporto dell’Iss. Nel caso specifico, la colpa dovrebbe essere tutta in un difetto di comunicazione tra il servizio di Igiene pubblica, la Regione e l’Iss che avrebbe sottostimato il numero delle vittime causate dal Covid, che quindi sarebbero state segnalate correttamente dall’ospedale di Nuoro.
Il numero dei morti per Covid deve essere aggiornato dopo i 5 decessi registrati ieri 4 dicembre: i decessi sono infatti 511 in totale, un numero che comprende il riallineamento dei dati della provincia di Nuoro che ha portato al ricalcolo. Si tratta di 43 vittim decedute in gran parte nell'ultimo mese mai entrate nei bollettini giornalieri.
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