La Nuova Sardegna

La proroga non arriva stop alle rotte per l’isola

di Claudio Zoccheddu
La proroga non arriva stop alle rotte per l’isola

Da lunedì impossibile prenotare i biglietti su alcune delle tratte in convenzione

3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Entro 48 ore l’isola perderà alcune delle tratte marittime in convenzione che la collegano al resto d’Italia. Alla mezzanotte di domenica, infatti, scadrà la continuità territoriale da 72 milioni di euro che aveva permesso di prorogare i trasporti marittimi dal dicembre del 2020 al 28 febbraio 2021. Da lunedì primo marzo, quindi, il gruppo Tirrenia-Cin interromperà le rotte Civitavecchia-Cagliari, Cagliari-Palermo, Cagliari-Napoli, Genova-Olbia e anche a quelle che collegano Termoli e le isole Tremiti. Per il momento, il silenzio del Governo e quello della Regione lasciano intendere che non ci sia alcuna proroga in vista, anche se esistono procedure aperte per un bando sulla Civitavecchia-Cagliari e sulla Termoli-Tremiti (Invitalia) in scadenza il 20 aprile. È stato pubblicato anche un avviso del ministero dei Trasporti sulla Civitavecchia-Olbia, con le manifestazioni di interesse da presentare entro le 13 del 12 marzo. I collegamenti marittimi in regime di continuità territoriale da e per la Sardegna sono garantiti solo dalle rotte Olbia-Civitavecchia, Olbia-Livorno e Porto Torres-Genova, oltre che dalle compagnie come Grimaldi che però agiscono seguendo le regole del libero mercato.

I primi effetti. Lo stop alla continuità sul alcune rotte ha già prodotto i primi effetti. Sui siti internet di Tirrenia e Moby non è possibile inoltrare prenotazioni dal primo giorno di marzo. Con una differenza; mentre sulle tratte Cagliari-Civitavecchia e Olbia-Genova il servizio risulta sospeso (riprenderà rispettivamente il 27 e il 20 maggio), sulla Cagliari-Napoli e sulla Cagliari-Palermo il risultato è un laconico messaggio senza alcuna data di scadenza: sul sito si legge semplicemente che “la tratta non è disponibile”.

Le reazioni. L’economia dell’isola potrebbe pagare un duro prezzo per le riduzione dei collegamenti marittimi in continuità territoriale. Ne sono convinti i consiglieri regionali del Pd: «I danni sono notevoli: imprenditori, agricoltori, artigiani, trasportatori non sanno se e come potranno portare fuori dall’isola i prodotti della Sardegna. Questa incertezza non è più tollerabile e il Ministero non può attendere l’ultimo giorno per estendere la proroga, soprattutto di questi tempi, con una situazione logistica di contorno alquanto difficile e complessa. Vogliamo sapere cosa ha fatto in questi mesi l’assessorato regionale dei Trasporti e di quali iniziative si è fatto promotore davanti al ministro. Non possiamo pensare che si debba aspettare maggio per effettuare prenotazioni per merci e passeggeri da e verso l’isola, ne risulterebbe compromessa anche la stagione turistica 2021». «Ancora una volta l'incertezza sui bandi di continuità pongono a serio rischio la mobilità di persone e merci da e per la Sardegna. A breve scadrà l'ennesima proroga autorizzata dalla Ue ma nessuno è in condizione di garantire cosa potrebbe accadere a breve in merito alla gara spezzatino predisposta dal governo – dice il segretario generale Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu –. Di certo aiuta l'atteggiamento della giunta regionale guidata dal Presidente Solinas. Atteggiamento attendista che non consente all'isola di avere certezza di collegamenti di frequenze e di tariffe». «Siamo preoccupati per lo stallo. Riteniamo che debba intervenire subito il ministro dei trasporti per far fronte ad una situazione che rischia di avere anche risvolti sui livelli occupazionali già ridotti anche per la pandemia – aggiunge William Zonca della Uiltrasporti –. È il Ministero che ha la titolarità dei collegamenti marittimi e questo blocco delle tratte, oltre ad incidere sul diritto alla mobilità dei sardi, ha una ricaduta economica sul già limitato traffico merci che si sviluppa da e per la Sardegna». Anche Confartigianato Trasporti Sardegna manifesta preoccupazione «per l'incertezza alla quale saranno obbligate le imprese dell'autotrasporto e tutti i cittadini sardi, per i costi che potrebbero venir applicati da chi coprirà quei collegamenti e per le spese che le aziende dovranno affrontare per raggiungere il punto di scarico e carico delle merci soprattutto nel sud Italia».

Primo piano
Grandi eventi

I sindaci di Sassari e Alghero: «Capodanno eccezionale ma ora si deve programmare»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative