La Nuova Sardegna

Quartu è pronta alla battaglia legale

di Stefano Ambu
Quartu è pronta alla battaglia legale

Milia: nuovo ricorso al Tar. Cagliari, Truzzu più soft ma critico con la Regione

2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Cagliari e Quartu unite dal Poetto. E dal no alla proroga delle concessioni balneari sino al 2033. Ma ognuno interpreta e conduce la battaglia a modo suo: il sindaco Graziano Milia, dopo le vie legali (ricorso al Tar) per la diffida della Regione, annuncia la discesa bis degli avvocati. Con un altro ricorso al tribunale amministrativo regionale. «Spiace – spiega Milia – quando la Regione viene meno alla collaborazione con le altre istituzioni e procede a un commissariamento. Per quanto ci riguarda noi abbiamo prorogato le concessioni sino al 31 marzo per poter poi provvedere al loro rinnovo sino al 2033 come prevedono la legge nazionale e le normative europee». Ma a Quartu non è andata giù la lettera di diffida della Regione con l’invito alla proroga. «Sulla comunicazione ci siamo già opposti legalmente e formalmente – ribadisce Milia – naturalmente lo faremo anche sul commissariamento».

Insomma battaglia in tribunale. Anche la risposta alla sollecitazione della Regione era stata molto dura. Quartu aveva chiesto l’immediato ritiro della diffida. Scrivendo all’assessore regionale Quirico Sanna che la nota «laddove imputa un comportamento omissivo al Comune, essendo stata trasmessa anche ad altre amministrazioni, è gravemente lesiva dell’immagine di Quartu». Il Comune ricorda in quella risposta di aver già deliberato sulla proroga lo scorso 28 dicembre.

Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu ha una posizione più soft, ma non meno decisa. Innanzitutto premette che «il tema è complesso e di dubbia interpretazione». E poi va al nocciolo della questione. Mettendo i paletti anche in spiaggia. «I nostri tecnici – spiega il primo cittadino del capoluogo – sono certi che non si possa prorogare al 2033 e per questo hanno fatto una proroga tecnica, anche per consentire alla Regione di intervenire con un provvedimento sostitutivo qualora ci fosse lo spazio amministrativo e la disponibilità dei dirigenti regionali ad assumersi la responsabilità di una proroga più lunga». L’allungamento stabilito dall’amministrazione di via Roma è di tre anni. E il messaggio è chiaro: se la Regione vuole cambiare, faccia pure. Da parte del Comune di Cagliari, contrariamente a quanto succede nella vicina Quartu, non è previsto alcun ricorso.

Primo piano
Grandi eventi

I sindaci di Sassari e Alghero: «Capodanno eccezionale ma ora si deve programmare»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative