aspettative frustrate
Pienone al bar, meno nei ristoranti
Lo stop alle 22 non favorisce le cene. Adesso si spera nel weekend
2 MINUTI DI LETTURA
[FIRMA&LUOGO]di Alessandra Moneti
<MC>ROMA
[TESTO]Ripartenza in sordina per la ristorazione in zona gialla. Più vivace il ritorno ai tavoli dei bar e birrerie, dove un caffè o un brindisi alla vita ritrovata è più veloce da organizzare. Magari per festeggiare tutti insieme il ritorno in classe, in presenza a scuola. Ma il 26 aprile di avvio della road map governativa delle riaperture non ha registrato il pienone nei locali con spazi all'aperto. Anzi, c'è chi parla di flop.
E dopo una apertura di lunedì, e in più sotto la pioggia, tutti guardano al prossimo fine settimana per capire se c'è il re-start, e se la voglia di convivialità a tavola avrà la meglio dopo mesi di distanziamento. In questo quadro, sono circa 1 milione, stima Coldiretti, gli italiani che hanno già colto l'occasione di mangiare a cena fuori, nonostante i limiti fissati dal coprifuoco alle 22, dopo oltre sei mesi di divieto scattato il 25 ottobre dello scorso anno. Lo stop al coprifuoco, per l'organizzazione agricola, «aiuterebbe le aperture serali a cena che valgono da sole, con l'arrivo della bella stagione e la ripresa del turismo, l'80% del fatturato di ristoranti, pizzerie ed agriturismo».
Intanto in città l'impressione è che non ci sia stato un assalto al centro storico ma sì un ritorno dei giovani nelle piazze della movida e un primo pranzo coi colleghi negli esercizi sotto l'ufficio o di quartiere dove in tanti sono tuttora in smart working. «Si è assistito alla massiccia apertura di bar con spazi improvvisati all'aperto - lamenta il consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia - mentre i ristoranti che avevano investito in sicurezza sono rimasti chiusi e secondo le previsioni, lo resteranno ancora per un mese. Sono stati avvantaggiati i bar con punti di appoggio all'aperto, esattamente il contrario di quanto aveva auspicato nei mesi scorsi il Comitato tecnico scientifico».
Intanto c'è chi si è rifatto del lockdown concedendosi un cinema e all'uscita una tappa in pizzeria. Ma con la mannaia del time-limit alle 22 è impensabile per molti esercizi, dai ristoranti multisala ai cocktail bar, riaprire ora.
<MC>ROMA
[TESTO]Ripartenza in sordina per la ristorazione in zona gialla. Più vivace il ritorno ai tavoli dei bar e birrerie, dove un caffè o un brindisi alla vita ritrovata è più veloce da organizzare. Magari per festeggiare tutti insieme il ritorno in classe, in presenza a scuola. Ma il 26 aprile di avvio della road map governativa delle riaperture non ha registrato il pienone nei locali con spazi all'aperto. Anzi, c'è chi parla di flop.
E dopo una apertura di lunedì, e in più sotto la pioggia, tutti guardano al prossimo fine settimana per capire se c'è il re-start, e se la voglia di convivialità a tavola avrà la meglio dopo mesi di distanziamento. In questo quadro, sono circa 1 milione, stima Coldiretti, gli italiani che hanno già colto l'occasione di mangiare a cena fuori, nonostante i limiti fissati dal coprifuoco alle 22, dopo oltre sei mesi di divieto scattato il 25 ottobre dello scorso anno. Lo stop al coprifuoco, per l'organizzazione agricola, «aiuterebbe le aperture serali a cena che valgono da sole, con l'arrivo della bella stagione e la ripresa del turismo, l'80% del fatturato di ristoranti, pizzerie ed agriturismo».
Intanto in città l'impressione è che non ci sia stato un assalto al centro storico ma sì un ritorno dei giovani nelle piazze della movida e un primo pranzo coi colleghi negli esercizi sotto l'ufficio o di quartiere dove in tanti sono tuttora in smart working. «Si è assistito alla massiccia apertura di bar con spazi improvvisati all'aperto - lamenta il consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia - mentre i ristoranti che avevano investito in sicurezza sono rimasti chiusi e secondo le previsioni, lo resteranno ancora per un mese. Sono stati avvantaggiati i bar con punti di appoggio all'aperto, esattamente il contrario di quanto aveva auspicato nei mesi scorsi il Comitato tecnico scientifico».
Intanto c'è chi si è rifatto del lockdown concedendosi un cinema e all'uscita una tappa in pizzeria. Ma con la mannaia del time-limit alle 22 è impensabile per molti esercizi, dai ristoranti multisala ai cocktail bar, riaprire ora.