La Nuova Sardegna

Fauna marina la giunta stanzia 1,2 milioni

CAGLIARI. La giunta ha stanziato per il triennio 2021-2023, 400mila euro per anno da destinare alle Province e agli enti della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, per un totale di...

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CAGLIARI. La giunta ha stanziato per il triennio 2021-2023, 400mila euro per anno da destinare alle Province e agli enti della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, per un totale di un milione e 200mila euro. «Con l'adozione di adeguati strumenti di tutela, gestione e conservazione – spiega l’assessore Gianni Lampis – vogliamo assicurare la salvaguardia della fauna selvatica ferita o in difficoltà, sia terrestre che marina, e, in particolare, le attività di soccorso, recupero, trasporto, riabilitazione e rilascio. Nonché, la conservazione dell’habitat naturale, con particolare riguardo alle specie minacciate, vulnerabili e rare».

Alla fauna terrestre sono dedicati i Centri di recupero regionali della fauna selvatica (Carfs), gestiti dall'agenzia Forestas e situati a Monastir, Bonassai e Olbia, funzionali all’assegnazione degli animali in difficoltà provenienti dai centri provinciali di primo soccorso, che si trovano nelle Province di Sassari, di Oristano, di Nuoro, del Sud Sardegna e della Città metropolitana di Cagliari. Inoltre, nella Provincia di Sassari è presente un servizio per il trasporto e conferimento della fauna in difficoltà presso il Carfs di Bonassai. Per la fauna marina operano i centri di recupero e primo soccorso della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, istituita nel 2009, dalle Amp Asinara, Capo Caccia, Capo Carbonara, Tavolara, Penisola del Sinis, dal Parco della Maddalena e dal Comune di Pula, dove ci sono i centri di recupero per tartarughe e mammiferi marini.

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