Graziano Mesina è nascosto in Tunisia
Secondo gli investigatori Grazianeddu si sarebbe rifugiato in Nord Africa già da qualche mese. ll fuggiasco ottantenne ha perso gli affetti più stretti e non godrebbe più degli appoggi necessari
ORGOSOLO. I bene informati, tra gli investigatori – quelli dotati di una valanga di esperienza unita a una dose generosa di buonsenso e ad alcuni indizi – lo danno libero come un fringuello nel Nord Africa, dopo un periodo trascorso a nascondersi in Sardegna per far calmare le acque dopo la sua fuga ed evitare di scontare in carcere una condanna definitiva a 30 anni per traffico di droga. Lo danno in Tunisia, in particolare, dove, da ben prima dei tempi di Bettino Craxi, l’estradizione non è esattamente una consuetudine. Lo immaginano lì, Graziano Mesina, che si gode il suo primo anno di latitanza senile, che assapora ancora una volta la brezza della libertà, pur tra mille acciacchi e un fisico segnato dal tempo, che cammina nel verde della campagna che gli è sempre piaciuta, o magari a due passi dal mare. Seppur dopo mesi difficili, trascorsi a ricevere notizie dolorose dalla natìa Orgosolo.
Solo per restare agli ultimi mesi, infatti, il Covid, si è portato via la sorella Rosa, poi, dopo appena una settimana e al termine di un ricovero prolungato in ospedale, ha strappato alla vita pure la sorella superstite, Antonia. Ancora prima è morto pure un terzo fratello, e infine, ultimo ma non in ordine di affetto e vicinanza, il virus inafferrabile ha raggiunto e fiaccato per sempre anche il nipote e convivente, Giancarlo. Quello con il quale, fino alla sera dello scorso 2 luglio – giorno nel quale Mesina aveva deciso di intraprendere la strada della latitanza – ha condiviso una casa in corso Repubblica, a pochi passi dal cuore di Orgosolo: piazza Caduti in guerra.
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