La Nuova Sardegna

Vedette e tecnologia le armi contro gli incendi

Un'immagine del devastante rogo dell'Oristanese (foto massimo locci)
Un'immagine del devastante rogo dell'Oristanese (foto massimo locci)

Il capo della protezione civile Belloi: "L'innovazione è importante ma bloccare un rogo come quello del Montiferru era impossibile"

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SASSARI. Telecamere, droni, tecnologia satellitare possono offrire un supporto validissimo per combattere gli incendi, sia dal punto di vista della prevenzione sia da quello della ricostruzione. Una telecamera che fa scattare l’allarme quando nel suo raggio d’azione compare un focolaio aiuta a intervenire subito e in determinate situazioni può evitare che il fuoco divampi e salga in chioma, propagandosi da un albero all’altro sino a diventare incontrollabile.

«Non è questo il caso del rogo del Montiferru, in cui nonostante l’allarme sia scattato subito grazie all’avvistamento di un elicottero, il fronte del fuoco si è esteso a una velocità impressionante e bloccarlo è stato impossibile. In una situazione come quella la battaglia diventa impari», dice Antonio Belloi, responsabile della Protezione civile regionale.

«Ma l’innovazione è importante e contro la piaga degli incendi può essere l’arma in più, sia nella fase della prevenzione sia in quella successiva della ricostruzione: pensiamo per esempio a quanto sia prezioso avere subito una mappatura dettagliata dei luoghi percorsi dal fuoco per disporre gli interventi successivi. All’interno della Protezione civile c’è una sezione che si occupa proprio di questo aspetto e siamo capofila del progetto transfrontaliero Medstar, per la mitigazione e gestione del rischio incendi nell’area del Mediterraneo», aggiunge Belloi.

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