pd a congresso
“Zingarettiani” in corsa per un partito con volti nuovi
CAGLIARI. Il Pd che vorrebbero è senza «caminetti», leggi riunioni più o meno segrete, e invece aperto al confronto interno ed esterno, perché «il partito ha bisogno di volti nuovi». È questa la...
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CAGLIARI. Il Pd che vorrebbero è senza «caminetti», leggi riunioni più o meno segrete, e invece aperto al confronto interno ed esterno, perché «il partito ha bisogno di volti nuovi». È questa la posizione del gruppo che fa riferimento all’ex segretario nazionale Zingaretti, e candidatosi a guidare il Pd sardo dal congresso del 5 dicembre in poi. Nella corsa verso la segreteria ci sono anche i popolari-riformisti, è il gruppo Fadda-Cabras, e quello delle 200 firme, in testa la deputata Romina Mura. Per vincere, le alleanze saranno necessarie: nessuna cordata può riuscirsi da sola. «L’importante – ha ribadito Francesco Lilliu, portavoce dei zingarettiani – che si ritorni a un dibattito trasparente, coinvolgendo sezioni e circoli». Volti nuovi, ma senza rottamare nessuno. Il Pd – ha aggiunto – deve ritornare a essere un laboratorio di idee e progetti per affrontare e risolvere le emergenze esasperate dalla giunta a trazione sardo-leghista, che nel 2024, alle Regionali, vogliamo sconfiggere». Sono due gli errori che «non dobbiamo più commettere – ha detto Ivana Russu, consigliera comunale di Olbia – «chiuderci a riccio ed essere autolesionisti». Francesco Sanna, Carla Medau e Tore Cherchi sono stati perentori: «Sulle future alleanze chiediamo chiarezza sin da subito».