Danno erariale: Spissu pagherà 42 mila euro
Continua la sequenza di condanne per danno erariale degli ex consiglieri regionali accusati di peculato nel processo per l’uso illegale dei fondi destinati all’attività dei gruppi politici: l’ultimo...
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Continua la sequenza di condanne per danno erariale degli ex consiglieri regionali accusati di peculato nel processo per l’uso illegale dei fondi destinati all’attività dei gruppi politici: l’ultimo onorevole colpito dalla mannaia della Corte dei Conti è il sassarese Giacomo Spissu, ex presidente della massima assemblea regionale: i giudici contabili l’hanno condannato a pagare 42.314 euro per non aver prodotto i giustificativi delle spese sostenute coi fondi del gruppo tra aprile del 2005 e marzo del 2009. A Spissu sono stati contestati 43 bonifici a proprio favore, caricati sui conti dei gruppi politici di cui ha fatto parte in quel periodo, per un totale di 60.590 euro. La Corte però - presidente Donata Cabras, relatore Valeria Mistretta - ha detratto il 30 per cento della somma riconoscendo che alle spese avrebbero partecipato altri consiglieri. I difensori Matilde Mura e Giulia Atzori hanno sostenuto fra l’altro che manca agli atti del procedimento penale e di quello erariale la prova che Spissu abbia speso il denaro pubblico al di fuori dai criteri di legge, ma il pg Valeria Motzo ha ribadito nelle sue richieste come ormai la giurisprudenza consolidata stabilisca che è sufficiente la mancata rendicontazione per integrare il danno erariale e nel rito penale il peculato. Lo scorso 9 settembre il tribunale ordinario gli ha inflitto due anni e un mese di reclusione. (m.l)