Proposta di legge
Consiglio regionale dei giovani Il Psd’Az: «Serve una svolta»
CAGLIARI. Un Consiglio regionale dei giovani per riavvicinare gli under 35 alla politica. È questo il senso della proposta di legge presentata dal Psd'Az e che ricalca esperienze simili e collaudate...
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CAGLIARI. Un Consiglio regionale dei giovani per riavvicinare gli under 35 alla politica. È questo il senso della proposta di legge presentata dal Psd'Az e che ricalca esperienze simili e collaudate in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Umbria e Sicilia. Ad eleggerli saranno i consiglieri regionali, quelli veri, sulla base di liste suddivise per fasce d'età: 16-20enni, 21-25enni, 26-30enni e 31-35enni. Ogni consigliere regionale potrà esprimere una preferenza per ognuna delle quattro liste. Agli eletti spetterà un rimborso spese per viaggio, vitto e alloggio. Il finanziamento previsto dalla proposta di legge è 250mila euro per il 2021 e 500mila l’anno prossimo e nel 2023.
L’obiettivo. «Con la nostra iniziativa vogliamo riavvicinare i giovani alle istituzioni, fornendo loro strumenti di vera partecipazione alla vita democratica e opportunità concrete per recuperare fiducia nella buona politica», ha sottolineato Piero Maieli, presidente della commissione attività produttive. Il capogruppo sardista Franco Mula ha ribadito che tutti i partiti saranno coinvolti. «Maggioranza e opposizione – ha aggiunto – devono lavorare insieme per avviare il Consiglio regionale dei giovani, perché la società ha bisogno che le nuove generazioni siano protagoniste nelle scelte sul loro futuro. Antonella Carfò, consigliera sardista al comune di Cagliari e Giacomo Stavolta, del movimento giovanile sardista, hanno ricordato che una volta all'anno il Consiglio dei giovani terrà una seduta plenaria con il Consiglio «degli adulti». Il presidente dei giovani sardisti, Alessandro Migliarese, ha auspicato l'attenzione di tutto l'associazionismo di ogni orientamento politico e culturale per sostenere la proposta di legge. Ma delle opposizioni è arrivata subito una richiesta di chiarimento. Secondo Laura Caddeo, Progressisti, e Roberto Li Gioi, M5s, «la proposta sulla carta è nobile, ma bisogna evitare le strumentalizzazioni».
L’obiettivo. «Con la nostra iniziativa vogliamo riavvicinare i giovani alle istituzioni, fornendo loro strumenti di vera partecipazione alla vita democratica e opportunità concrete per recuperare fiducia nella buona politica», ha sottolineato Piero Maieli, presidente della commissione attività produttive. Il capogruppo sardista Franco Mula ha ribadito che tutti i partiti saranno coinvolti. «Maggioranza e opposizione – ha aggiunto – devono lavorare insieme per avviare il Consiglio regionale dei giovani, perché la società ha bisogno che le nuove generazioni siano protagoniste nelle scelte sul loro futuro. Antonella Carfò, consigliera sardista al comune di Cagliari e Giacomo Stavolta, del movimento giovanile sardista, hanno ricordato che una volta all'anno il Consiglio dei giovani terrà una seduta plenaria con il Consiglio «degli adulti». Il presidente dei giovani sardisti, Alessandro Migliarese, ha auspicato l'attenzione di tutto l'associazionismo di ogni orientamento politico e culturale per sostenere la proposta di legge. Ma delle opposizioni è arrivata subito una richiesta di chiarimento. Secondo Laura Caddeo, Progressisti, e Roberto Li Gioi, M5s, «la proposta sulla carta è nobile, ma bisogna evitare le strumentalizzazioni».