Lo Chef Andreini ora punta su Sassari
Scommette sul centro storico, fa rivivere il Liberty in piazza Sauro. La filosofia della cucina si baseràsull’arte della cottura alla brace
In un momento sorprendentemente vivace della scena gastronomica sassarese, che dopo anni di immobilismo, pizzerie d’asporto e “piatti composti” vede all’improvviso nuove e ambiziose aperture, si affaccia sulla scena anche Cristiano Andreini, uno dei nomi di spicco della ristorazione isolana.
Il talentuoso chef algherese ha preso in mano uno dei locali storici cittadini, il Liberty di piazza Sauro, in pieno centro storico, che dopo l’addio del patron Gianni Sini (che da dieci anni si dedica anima e corpo al suo progetto dell’Incantu, a Lu Bagnu) non era riuscito a trovare un vero indirizzo passando per una serie di gestioni sfortunate con diversi nomi. Adesso irrompe Andreini ed è tutta un’altra storia, con una proposta innovativa: la filosofia della cucina si baserà in toto sull’arte della cottura alla brace, un itinerario da comporre liberamente tra una selezione di portate che non conosce distinzione gerarchica tra antipasti, primi, secondi o dessert, ma eleva tutti sullo stesso piano. Tra le note di gusto non mancheranno, nelle intenzioni dello chef «viaggi ispirazionali verso terre lontane, in una contaminazione di sapori mediterranei e speziati, con riferimenti alla tradizione panasiatica».
Per lui è la realizzazione di «un’idea che cullavo da diverso tempo, diciamo dieci anni, maturata nel corso della mia esperienza a Mosca – dice Cristiano Andreini –. Non sono cose che fai di punto in bianco svegliandoti la mattina, è un progetto che avevo nel cassetto e che aspettava solo le condizioni giuste per essere realizzato». E le condizioni si sono materializzate a un certo punto a Sassari, città che, gastronomicamente parlando, è sempre stata una piazza piuttosto complicata: «Eppure in questo periodo c’è un certo fermento ed è piacevole aprire qui – spiega lo chef Algherese –, ci sono tanti giovani sassaresi che sono decisi a mettersi in gioco e hanno voglia di fare cose belle. Abbiamo allestito una squadra di questo tipo e, una volta individuato il locale, ho voluto mantenere il nome storico come omaggio al primo titolare. Il Liberty è stato il locale dove, rientrando da un’esperienza importante in Francia, ho approfondito la conoscenza della cucina sarda. Venivo spesso qui a cena e facevo lunghe chiacchierate con Gianni Sini, adesso che ho deciso di rilevare il locale l’ho chiamato e gli ho detto che comunque avevo intenzione di mantenere quel nome pensando proprio a quel periodo».
La scelta di aprire comunque nel centro storico sassarese invece «per me è stata naturale. Nel senso che io vengo da una famiglia di commercianti algheresi con radici nel nostro centro storico, è una situazione nella quale sono molto a mio agio. Certamente c’è differenza tra il centro storico di Alghero e quello di Sassari, ma spero che anche quello sassarese presto possa cambiare passo».
In questa apertura il Liberty sarà aperto a pranzo, a cena e nel fine settimana, con tre diversi menù. Il primo è “Essenziale”: una soluzione sintetica pensata per la pausa pranzo dei lavoratori. Il secondo è “Composizione”: un itinerario da comporre liberamente tra una selezione di portate rigorosamente cotte alla brace, disponibile a cena. E poi “Proiezione”, cucito su misura sul talento di Cristiano Andreini, menù degustazione che sarà proposto a pranzo nei fine settimana.