Stella bosana: Michelin e Forbes premiano Marco Marras
A 33 anni è executive chef del ristorante Oseleta, nel Veronese, dopo tante esperienze in giro per il mondo. «Amo il pesce azzurro abbinato a bottarga e cozze»
Respirerà ancora per qualche settimana l’aria salmastra di Bosa Marina, farà il pieno di colori e paesaggi mozzafiato, di profumi di macchia mediterranea e di quel sano e gioioso spirito che contraddistingue i suoi concittadini. Poi metterà tutto in valigia, come il più prezioso dei bagagli.
«Dal 31 marzo si riparte, con grande entusiasmo». E con la voglia di riconfermare i successi già ottenuti in questi ultimi due anni in cui l’executive chef Marco Marras, 33 anni, bosano doc, ha conquistato ancora una volta la stella Michelin, simbolo di eccellenza, uno dei massimi riconoscimenti che un ristorante possa ottenere. Un giovane che ha cominciato a indossare il grembiule bianco a sedici anni, partendo dall’hotel Cala di Volpe e che oggi guida una squadra di 14 giovani nella cucina del rinomato ristorante “Oseleta”. Una struttura da sogno all’interno di Villa Cordevigo (a Cavaion Veronese), antica dimora patrizia risalente al 1700, circondata da 150 ettari di vigneto, ristrutturata e trasformata in hotel cinque stelle lusso, 42 camere e wine relais di charme. Con percorsi di degustazione nella suggestiva cantina dove ogni anno si producono sette milioni di bottiglie dei migliori vini veneti. Uno di quei luoghi dove si respira magia e dove l’estro di uno chef stellato, e appassionato, trova libero sfogo.
Villa Cordevigo è di proprietà delle due illustri famiglie Cristoforetti e Delibori: «Lavorare per loro è bellissimo – racconta Marco, con quell’umiltà che non ha mai perso nonostante le prestigiose esperienze in vari Paesi del mondo che finora hanno contraddistinto la sua vita – Sono da sempre convinto che sentirsi come a casa propria nel luogo di lavoro sia un valore aggiunto. Il mio staff della cucina è composto da 14 giovani, vengono da tutta Italia e hanno tra i 25 e i 33 anni». Affinità, lavoro di squadra, rispetto e professionalità si traducono in menù molto apprezzati. Quanto c’è di sardo, e di bosano, nella cucina di Marras? «Quella che proponiamo è certamente una cucina ricercata ma devo dire che io amo gli ingredienti poveri e mi piace trasformarli e valorizzarli. Il pesce azzurro in particolare, quindi sgombri, alici, sardine».
Ecco quindi che le essenze del mare affiorano nei piatti del ristorante “Oseleta”. «Mi diverte proporre abbinamenti tradizionali con bottarga, pomodoro secco, cozze. Ho notato che l’accostamento col pesce piace molto». Ma la fantasia dello chef bosano è arricchita anche dal bagaglio di esperienze accumulate nelle sue tappe all’estero, oltre che in Italia. «E pensare che desideravo diventare un muratore – sorride Marco – poi dopo il primo anno all’istituto Tecnico di Bosa ho fatto i corsi professionali del Cnos-Fap e il primo stage all’hotel Cala di Volpe, a Porto Cervo. E poi, sempre lì, la prima stagione».
La strada era segnata. Il 33enne bosano ha lasciato la Sardegna per andare alle Hawaii, a Ginevra, a Miami. E poi Portofino, Isola d’Elba, Puglia oltre a incarichi in varie manifestazioni come le regate Pirelli e Rolex Cup. E ancora Cortina d’Ampezzo, Madonna di Campiglio, Verona. A Villa Cordevigo Marco Marras è entrato nel 2017 come secondo chef di Giuseppe D’Aquino, il suo ultimo maestro. Da due anni, cioè da quando D’Aquino è andato via, è lui l’executive chef ed è riuscito a ottenere la riconferma della stella Michelin. «È stata una bella sfida quella della proprietà: mettere nelle mani di un 31enne una struttura di quel tipo. Con gli occhi di tutti addosso. È molto più difficile confermare la stella Michelin che conquistarla per la prima volta, soprattutto quando si affida la cucina a un nuovo chef. Aver avuto tanta fiducia e averla ripagata con quel riconoscimento è un grande onore. Ora incrociamo le dita per il 2022». Intanto Marco Marras si gusta l’ultimissima soddisfazione: un’intervista sull’importante rivista statunitense “Forbes” che ha inserito il ristorante “Oseleta” tra le 100 eccellenze d’Italia.