La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Fra cause di lavoro e selezioni per il Pnrr non è un buon momento per la Regione. Per quanto riguarda i direttori generali licenziati nell’estate del 2021, la Regione è uscita di nuovo sconfitta dalle aule del Tribunale. Dopo aver ordinato, tre giorni fa, il reintegro immediato di Cinzia Lilliu, difeso dall’avvocato Roberto Murgia, alla Centrale di committenza, stavolta i giudici hanno dato ragione ad Alessandro Naitana, già direttore generale dell’assessorato all’industria. Anche lui dovrà essere reintegrato. I suoi avvocati Luigi Machiavelli, Francesco Cocco Ortu e Mauro Tronci hanno dimostrato che al loro assistito l’incarico fu revocato con 7 giorni di ritardo rispetto ai 30, era questo il limite massimo, concessi dalla legge sul superstaff della Regione per sostituire i dg. Senza entrare nel merito, sempre con un provvedimento d’urgenza, anche il secondo giudice è arrivato alle stesse conclusioni della prima causa: l’errore evidente. La Regione presenterà reclamo. A sollevare, invece, più di un dubbio sulla recente selezione per la task force di esperti a sostegno del Pnrr è stato il consigliere regionale Michele Ciusa, M5s.«Abbiamo presentato – ha detto – un accesso agli atti per capire quali siano stati i criteri seguiti dalle commissioni di valutazione. La Regione mi ha risposto, ma intimandomi, allo stesso tempo, di non utilizzare i dati ricevuti. A questo punto è proprio il tenore di questa risposta ad aumentare i dubbi che già avevo sulle selezioni. Continueremo a indagare».