La Nuova Sardegna

Tragedia a Porto Torres, il racconto di un vicino: «Ho messo in salvo i bimbi»

di Gavino Masia
Tragedia a Porto Torres, il racconto di un vicino: «Ho messo in salvo i bimbi»

Scene di terrore quelle viste dalle finestre del palazzo di via Principessa Giovanna. Le disperate richieste di aiuto, la brutale aggressione e la fuga con la Punto bianca

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PORTO TORRES. Scene di terrore per gli abitanti della parte bassa di via Principessa Giovanna. Dalle finestre hanno visto un uomo che urlava e agitava una accetta, in mezzo alla strada. «Stavo guardando tranquillamente la televisione quando ho sentito improvvisamente delle urla provenire dall’esterno – racconta un residente – e mi sono affacciato subito: dall’alto ho visto un’auto di colore bianco che sfrecciava veloce verso l’uscita di via Principe di Piemonte. Quando sono sceso in strada, però, davanti ai miei occhi si è materializzata una scena sconvolgente: il signor Dino Saladdino barcollava, e quando mi sono avvicinato a lui è crollato a terra sanguinante, ormai privo di vita». A coprire il poliziotto in pensione con un telo è stata una signora accorsa in quel momento.

«Sono entrato dentro un garage per capire cosa poteva essere accaduto – aggiunge – e ho visto la moglie del signor Saladino riversa a terra con la testa sanguinante e una signora che dai piani alti del palazzo mi gridava di spingere all’interno dell’androne la carrozzina con i due gemelli neonati»: questo il racconto choc di uno dei primi intervenuti per prestare i soccorsi.

L’omicida è arrivato con la sua Fiat Punto in una via dove non è facile trovare parcheggio ma, secondo i racconti dei vicini di casa della famiglia Saladdino, la sua prima mossa è stata quella di tentare di aggredire verbalmente l’ex compagna. «Ero sotto la doccia quando ho sentito le grida – ricorda un pensionato del palazzo – e pensavo che come al solito fossero dei ragazzi, quelli che si radunano nel fine settimana per fare baldoria vicino alla scuola. Quando mi sono precipitato in terrazzo, però, la scena era all’apparenza quella di un bisticcio movimentato, considerato che non era la prima volta che quella persona importunava la sua ex».

La situazione è precipitata quando il pensionato ha visto l’uomo andare verso la macchina. «Nelle sue mani è comparsa una accetta con la quale ha colpito prima la donna con la carrozzina e poi Dino Saladdino e la moglie che erano accorsi per soccorrere la figlia in pericolo.«Stavo aspettando di ritirare le pizze che avevo ordinato mezzora prima – dice un operaio che abita a pochi metri di distanza dal luogo della tragedia – e nel giro di qualche minuto è successo qualcosa di spaventoso. Come mai si era portato l’arma? È un segno che aveva intenzione di fare del male. Ha colpito fino a uccidere un padre di famiglia che era intervenuto per difendere la figlia».

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