La Nuova Sardegna

Tragedie simmetriche a due anni di distanza

Tragedie simmetriche a due anni di distanza

L’omicidio di Porto Torres simile a quello di Sorso che era costato la vita a Zdenka Krejcikova

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SASSARI. La furia assassina, il sangue che scorre davanti alla porta di casa in una tragica notte di febbraio, due testimoni innocenti che hanno rischiato di pagare sulla loro pelle il comportamento scellerato di una persona che sarebbe dovuta essere una guida di vita ma che all’improvviso si è trasformata in un portatore di morte. Questa volta il nome dell’uomo che ha perso il lume della ragione è quello di Fulvio Baule, muratore 40enne di Polaghe che ieri ha ucciso il suocero e ha ridotto in fin di vita la suocera e la sua ex compagna davanti agli occhi dei due figli. Eppure, ciò che è accaduto sabato a Porto Torres aveva avuto un drammatico precedente a Sorso appena due anni prima. Il 15 febbraio del 2019 il mostro era Francesco Douglas Fadda, 46 anni, carnefice della sua ex compagna, Zdenka Krejcikova, che aveva accoltellato davanti agli occhi delle due figlie. Un coppia di gemelle, proprio come i figli di Baule, che erano state costrette anche a partecipare ad una pericolosissima fuga in auto durante un’intera notte. In entrambi i casi potrebbe essere stata la gelosia ad innescare la folle reazione dei due uomini. Entrambi, infatti, erano stati allontanati dalla rispettive compagne ed entrambi non erano riusciti a farsene una ragione, fino ad arrivare a mettere in pericolo anche la vita dei loro figli (quelli di Fadda non erano naturali ma l’uomo veniva considerato alla stregua di un padre dalle piccole) pur di soddisfare il desiderio di vendetta che era germogliato tra le pieghe della loro follia. Ma se l’atroce delitto di Porto Torres riporta alla memoria i fatti di Sorso, quello accaduto ieri è stato l’ultimo incubo di una settimana di sangue che si era aperta con la drammatica morte di Tonino Porcu, pensionato 78enne di Ghilarza, che nella notte tra lunedì 21 febbraio e martedì 22 è stato massacrato di botte da uno o più rapinatori che avevano deciso di svaligiare la sua abitazione ma che hanno aggiunto al programma anche un violentissimo pestaggio che è costato la vita al pensionato.

Dalla lista dei fatti di sangue dell’ultima settimana dovrebbe essere depennato il nome di Francesco Passerò, allevatore di Bosa che sembrava essere rimasto vittima di un’altra rapina ma che invece sarebbe morto per colpa di un malore improvviso. (c.z.)

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