La Nuova Sardegna

Continuità territoriale, Federalberghi: «Ogni giorno che passa danni in più al turismo»

di Roberto Petretto
Continuità territoriale, Federalberghi: «Ogni giorno che passa danni in più al turismo»

Paolo Manca lancia un nuovo allarme: «Nessuno spiraglio». Ancora impossibile prenotare un volo per una data successiva al 14 maggio

02 marzo 2022
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SASSARI. È arrivato anche il mese di marzo, ma sulla continuità territoriale da e per la Sardegna e, soprattutto, sulla possibilità di collegare l’isola con un programma capillare di voli a partire dal 15 maggio le certezze sono pari a zero. Ancora oggi è impossibile prenotare un volo dai tre aeroporti sardi per Milano e Roma e viceversa e, quindi, è allo stesso tempo possibile programmare vacanze, spostamenti per lavoro o per necessità di vario tipo in un periodo in cui la richiesta di collegamenti tocca il suo picco massimo. E chi dalla possibilità di avere quelle opzioni di viaggio fa il proprio mestiere è in grande allarme: «Ogni giorno che passa il rischio di perdite aumenta», dice Paolo Manca, presidente regionale di Federalberghi.

L’assessore regionale ai trasporti e 15 associazioni e organizzazioni di categoria, in qualche modo legate al turismo, avevano chiesto che la disponibilità delle compagnie aeree a garantire i collegamenti per quattro mesi tra maggio e ottobre, in attesa del nuovo bando biennale sulla continuità territoriale venisse espressa entro il 15 marzo per ora è rimasta senza risposta.

E il tempo passa, inesorabilmente: «Al momento nessuna risposta - dice ancora Manca - e questo ovviamente ci preoccupa. Stiamo già registrando un rallentamento delle prenotazioni, anche legato alle tensioni internazionali provocate dalla guerra in Ucraina».

Tutti confidano che la tensioni si possa presto allentare, ma per la Sardegna rimane comunque il nodo dei trasporti: «La continuità territoriale è sempre un tassello fondamentale assente nella programmazione turistica. E non sembra esserci la volontà politica di porre rimedio a questa situazione. Certo, nessuno pensa che nei mesi estivi non ci saranno voli da e per la Sardegna. ma il problema è un altro: se i posti vengono messi in vendita dopo il 14 maggio, il settore del turismo nell’isola perderà milioni di euro. La Sardegna diventerà una meta non raggiungibile. Non possiamo aspettare il 14 maggio che qualcuno si decida a mettere in vendita i biglietti. Non è nemmeno possibile che qualche compagnia istituisca un collegamento senza accordo con il bando regionale: essendo rotte con continuità, nessuna compagnia può mettere in vendita biglietti sulla base di un accordo con un aeroporto. Quindi Roma e Milano restano fuori e stiamo parlando dei bacini d’utenza più grandi d'Italia».

Manca non ne fa una questione di responsabilità esclusiva della Regione: «Mi limito a una considerazione: il problema esiste da 12 anni. Possibile che ogni anno si debba ricadere in questa pantomima? Indipendentemente da chi è il responsabile, non è pensabile che si giochi così sul lavoro di migliaia di persone».

È arrivato marzo, ma non ha portato novità, almeno per ora: «A oggi nessun segnale di certezza. E l’unica rassicurazione, l’unica tranquillità l'avremo quando ci saranno i biglietti in vendita. Sino ad allora ogni giorno trascorso inutilmente aumenterà il danno».

Manca non ha dubbi che le proposte arriveranno: «Certo che le compagnie saranno disponibili per l’estate: il mercato dei voli da e per la Sardegna è un prodotto di altissima qualità e senza alcun rischio».

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