La paura corre in chat: in Sardegna è assalto ai supermarket
Messaggio audio parla di uno sciopero di 15 giorni degli autotrasportatori. Si scatena la psicosi e parte la caccia all’acqua e ai generi alimentari
SASSARI. Come nel lockdown. «Peggio del lockdown», precisano gli addetti ai lavori sottolineando che almeno a marzo di due anni fa gli ingressi nei centri commerciali erano contingentati. Fatto sta che da ieri pomeriggio, all’improvviso, migliaia di sassaresi stanno letteralmente prendendo d’assalto i supermarket e gli ipermercati cittadini per fare incetta di beni di prima necessità. Carrelli pieni e scaffali vuoti, almeno in alcuni reparti.
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Tutta colpa del combinato disposto tra le immagini terrificanti che arrivano dall’Ucraina facendo presagire un’imminente austerity e alcuni messaggini vocali sullo sciopero dei Tir (per ora soltanto minacciato) che sta circolando incontrollato su Whatsapp. Risultato: psicosi collettiva, complice anche il tono usato da chi lancia l’allarme, a metà tra il consiglio di un amico bene informato (dall’evidente accento sardo, per giunta) e un terrorismo mediatico fastidiosamente subdolo: «Signori buongiorno, sappiate che da lunedì i camionisti incroceranno le braccia per quindici giorni, quindi organizzatevi perché presto non arriverà più merce da nessuna parte. Fatevi subito la spesa, non è uno scherzo, ma una cosa serissima». Tuttavia i responsabili della grande distribuzione assicurano: «Al momento non ci sono assolutamente problemi di approvvigionamenti».
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