Il Ministero autorizza la movimentazione di ovini e bovini anche fuori dall’Isola
Si allentano le restrizioni in vigore per la malattia del cervo e per la blue tongue
Cagliari I capi ovini e bovini potranno essere nuovamente movimentati fuori dal territorio regionale. Il via libera arriva del ministero della Salute che ha indicato alla Regione le modalità per la ripresa della movimentazione degli animali. Si allentano così le restrizioni in vigore non solo per la malattia del cervo (Ehdv), ma anche per le zone infette dal sierotipo tre della blue tongue (Btv3).
Relativamente alla malattia del cervo, secondo quanto comunicato dal ministero, la movimentazione fuori regione è nuovamente consentita da tutta l’isola agli animali da allevamento che siano stati sottoposti al test Pcr specifico con esito negativo. La stessa procedura è prevista per la movimentazione dei capi dalle aree dell’isola infette dal siero tipo tre della lingua blu, mentre, nel resto della Sardegna, in relazione agli altri sierotipi, le movimentazioni potranno riprendere regolarmente senza test Pcr per l’individuazione del virus della blue tongue. In tutti i casi in cui è prevista l’esecuzione del test specifico, gli animali da movimentare dovranno essere sottoposti a Pcr al termine di un periodo di trattamento insetto-repellente di almeno sette giorni.
«Accogliamo con particolare favore – commenta il presidente di Confagricoltura Sassari e Olbia-Tempio, Stefano Taras – la notizia della riapertura della movimentazione fuori regione dei nostri bovini, dopo lo stop seguito all’arrivo della malattia del cervo sull’isola, primo caso in Europa, e dopo i focolai di lingua blu di diversi sierotipi in numerosi allevamenti ovini del centro sud Sardegna. Una movimentazione condizionata, ma che concede un respiro di sollievo a migliaia di aziende».
Buon umore anche in casa Coldiretti. «Dopo oltre un mese – si legge in una nota – i ruminanti sardi possono varcare i confini regionali previa analisi Pcr con esito negativo. Una buona notizia, (che segue di pochi giorni quella storica dei suini per la peste suina) dopo il blocco totale della movimentazione a causa della malattia del cervo arrivata nella prima decade di novembre e l’illusione di sblocco di 10 giorni fa che abortì sul nascere a causa della positività di Busachi».
«Viste le condizioni è una ottima notizia – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu – visto che siamo alla vigilia di Natale ed arriviamo da un mese di blocco totale. Occorre lavorare per isolare il virus e consentire la movimentazione liberamente perché gli allevatori sono allo stremo, in particolare quelli dei bovini da carne che vendono la stragrande maggioranza dei vitelli fuori dall’isola. In questo mese hanno subito ingenti perdite per le mancate vendite ed un aumento pesante dei costi per alimentare e tenere in stalla gli animali. Per questo è fondamentale assicurare immediatamente i ristori per le perdite subite ed abbattere i costi della Pcr che ricordiamo ha un costo di circa 25 euro a capo».