La Nuova Sardegna

Turismo

Taglio del nastro alla Bit: l’isola “aggredisce” il mercato

di Andrea Sini
Taglio del nastro alla Bit: l’isola “aggredisce” il mercato

Chessa: «Per la Sardegna uno stand da mille metri e tante iniziative»

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Sassari Sette milioni di presenze da confermare e, se possibile, incrementare. Uno spazio espositivo da oltre mille metri quadri e alcuni assi nella manica rappresentati da alcune delle eccellenze appartenenti al patrimonio storico-culturale.

La Sardegna prova ad “aggredire” il mercato turistico, cerca di ritagliarsi un ruolo da protagonista alla BIT – Borsa Internazionale del Turismo, in programma a Milano all’Allianz MiCo da oggi a martedì. Tre giornate intensissime che vedranno l’assessore regionale al turismo Gianni Chessa impegnato in prima linea. Già a partire da questa mattina, alle 12,30, con la conferenza stampa di presentazione delle iniziative che la Regione ha messo in campo per mettersi in mostra di fronte al mondo.

Alla kermesse milanese quest’anno la Sardegna è presente con uno spazio espositivo di 1.050 metri quadri, realizzato in collaborazione con Unioncamere e Camera di commercio di Cagliari. È cresciuto il numero dei coespositori, che lo scorso anno erano 46 e ora sono 57, mentre operatori presenti in rappresentanza dei vari settori sono 114: dai consorzi turistici al settore ricettivo, dai servizi al turismo religioso.

«Si tratta di una grande opportunità per la Sardegna – sottolinea l’assessore Chessa alla vigilia del taglio del nastro –. Gli spazi espositivi a disposizione di oltre 1000 metri quadrati consentiranno alla nostra isola di mettersi in vetrina, non solo per il suo ricco patrimonio ambientale e culturale ma anche per le numerose eccellenze che fanno della nostra isola una delle mete turistiche più ricercate ed ambite dai turisti. L’obiettivo è quello di promuovere nel mercato nazionale e internazionale, migliorando i grandi numeri del 2022. Mettiamo in mostra le meraviglie della nostra terra in tutte le sue sfaccettature, dal comparto enograstronomico, vero fiore all’occhiello, a quello archeologico alle zone interne, in modo che i visitatori possano godere delle molteplici bellezze che creano unicità, non solo nei mesi estivi».

Dopo un 2022 da record, con oltre 7 milioni di arrivi, il presidente della Regione Christian Solinas è convinto che si possa fare ancora meglio. «Ci aspettiamo di consolidare il trend – dice il capo della Giunta –. Il 2023 può essere un altro anno ricco di soddisfazioni. Siamo convinti che l’immenso patrimonio paesaggistico e ambientale, unito alla ricchezza di tradizioni, cultura, monumenti archeologici e storici, possa confermare la nostra isola tra le destinazioni turistiche più amate e ricercate. L’obiettivo adesso è quello di un concretizzare e consolidare un consistente allungamento della stagione turistica».

In vetrina, come detto, ci sono anche l’archeologia, i monumenti, i gruppi folk e i cammini religiosi. Presenti la Fondazione Barumini e la Fondazione Monte Prama e I Borghi di Saboris Antigus: sono 9 centri di Trexenta e Sarcidano, uniti dal filo rosso delle sagre autunnali che si presentano per la prima volta come circuito turistico.

«Nello stand – spiegano dall’assessorato al Turismo –, realizzato con grandi spazi bianchi decorati con fregi stilizzati e ripresi dalla tradizione, oltre a grandi foto e megaschermi che riportano i prodotti turistici classici dell’Isola, anche due grandi colonne rivestite di essenze mediterranee, a ricordare i colori ed i profumi della macchia tipica della Sardegna. In anteprima assoluta verranno poi presentate 6 guide sul turismo outdoor in Sardegna e realizzate in collaborazione con la casa editrice Edt».


 

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