La Nuova Sardegna

Il caso

Turisti cafoni a Budelli, violata la spiaggia Rosa

di Antonello Sechi
Turisti cafoni a Budelli, violata la spiaggia Rosa

Coppia del Sud Italia raggiunge l’arenile protetto ma viene filmata. Immediato l’intervento della Capitaneria: multa di 300 euro a testa

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La Maddalena Vuoi mettere la possibilità di vantarsi con amici e colleghi raccontando che hai calpestato la meravigliosa sabbia della Spiaggia Rosa di Budelli, godendotela da solo e infischiandotene dei divieti che dal 1998 ne fanno uno degli arenili teoricamente più protetti d’Italia per salvare dal degrado il suo ambiente unico? Tanto “siamo in Italia” e non c’è nessuno che ti dice niente, no? Furbi e cafoni non mancano da nessuna parte, quella contro di loro sembra una guerra persa in partenza. Ma stavolta, forse, almeno nell’area del Parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena la gente si è stufata di girare la testa dall’altra parte. Gira video, invece, e scatta foto che vengono inviate in diretta ad associazioni ambientaliste, vengono pubblicate sui social e in pochi minuti arrivano anche alla capitaneria di porto. Immagini che – come nel caso di venerdì – hanno permesso di individuare e perseguire due persone, un uomo e una donna, che non si sono fatte scrupolo di calpestare allegramente in lungo e in largo l’arenile interdetto. Compresi i miliardi di minuscoli granelli colorati formati dalla decomposizione dei gusci della “Miniacina miniacea” che fanno della Spiaggia Rosa lo straordinario ambiente naturale immortalato nel 1964 da Michelangelo Antonioni in alcune scene del film “Deserto rosso”, Leone d’oro al festival del cinema di Venezia. A denunciare i due turisti, uno pugliese e uno campano, sono state le immagini scattate dalle barche ancorate al largo della spiaggia, oltre la linea dei cavi tarozzati. Immagini decisive. Quando la vedetta della Guardia costiera, inviata dal comandante Renato Signorini, è arrivata sul posto, i due stavano risalendo a bordo della barca che li ha portati nell’arcipelago e dalla quale, a nuoto, si sono spinti sulla spiaggia proibita. Grazie alle foto e ai video identificarli è stato facile. Per loro è scattata la multa di 300 euro ciascuno, forse insufficiente per essere un vero deterrente nei confronti dei cafoni con il portafoglio gonfio che lungo le coste galluresi non mancano. Verbale, con sanzione adeguata, anche per la barca che trasportava i turisti, presi a bordo a Palau. La Guardia costiera ha appurato che esercitava attività di noleggio abusivo. Peraltro, visti i risultati, senza ben consiliare i clienti su che cosa si può fare e che cosa non si può fare nell’area protetta. «Tutti dovrebbero conoscere le regole di godimento del mare e del parco» commenta il comandante della capitaneria maddalenina, che sottolinea anche il valore della denuncia fatta da chi ha filmato i trasgressori delle norme di salvaguardia: «Spero che il mutuo controllo dei cittadini possa scoraggiare questo genere di violazioni».

La Spiaggia Rosa può essere ammirata solo dal mare o, a terra, dal percorso delimitato dal Parco. Sono vietati sbarchi e ancoraggio di barche, calpestio e balneazione. Ma le violazioni delle norme di tutela non sono un’eccezione. Nelle scorse settimane, dalle barche al largo della costa erano stati fotografati alcuni nudisti e un gruppo di turisti con cane al seguito trasferiti a terra a lato della Spiaggia Rosa e della Spiaggia del Cavalieri – anche questa protetta dall’anno scorso – con gommoni e in un caso con un barcone che porta vacanzieri a spasso per l’arcipelago. Altre violazioni vengono segnalate nella perla di Caprera, Calo Coticcio, letteralmente presa d'assalto a dispetto delle norme che impongono l’accesso regolamentato. «Manca il presidio all'ingresso del sentiero – spiegano i maddalenini preoccupati per l’impatto antropico sempre più pesante sulle loro bellezze ambientali –, quindi chiunque scende in spiaggia, si accampa, usa asciugamani che sono vietati, lascia rifiuti. Le guide ambientali, le uniche autorizzate a portare i turisti, si trovano nell'imbarazzante situazione di arrivare in spiaggia e trovarla piena di abusivi».

Il via alla vigilanza, negli anni scorsi, è sempre arrivata molto in ritardo rispetto all’inizio della stagione turistica e alle invasioni conseguenti. Quest’anno, ha assicurato il direttore del Parco, Giulio Plastina, si partirà in anticipo: «L’appalto per la bigliettazione è stato assegnato la scorsa settimana, mercoledì sarà definito quello per guide e presidi per Cala Brigantina, Cala Coticcio e Spiaggia Rosa». Entro qualche giorno, si spera, a vigilare sulle bellezze dell’arcipelago ci sarà dunque personale apposito. Nel frattempo, come segnalato dalla Guardia costiera, chi ha a cuore la salute dell’ambiente farà bene a tenere smartphone e macchine fotografiche a portata di mano.
 

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