La Nuova Sardegna

Decreto legge

Accorpamenti: salve 6 autonomie e nelle scuole ci sarà il vice dirigente

di Silvia Sanna
Accorpamenti: salve 6 autonomie e nelle scuole ci sarà il vice dirigente

Stop alla fusione tra l’Asproni e il Liceo Satta di Nuoro

03 gennaio 2024
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Sassari Da 42 a 36, il numero di autonomie scolastiche da accorpare nell’isola si riduce. Almeno per ora. La novità, che “salva” 6 istituti, arriva con il decreto legge firmato dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che introduce un meccanismo temporaneo di flessibilità sugli accorpamenti: è possibile infatti incrementare il numero di autonomie scolastiche fino a un massimo del 2,5% rispetto al contingente definito dal decreto 127 del 2023. Per la Sardegna il piano iniziale prevedeva entro il 2027 cinquanta autonomie in meno: da 270 a 220, con una riduzione massiccia (-42) a partire dal prossimo anno e le successive 8 nei due successivi. Il nuovo decreto interviene soltanto sui numeri di quest’anno ma non sul totale: significa che le autonomie risparmiate ora dovranno essere “sacrificate” entro il 2027 ma non dovranno necessariamente essere le stesse. Le scelte dipenderanno sempre dalla Regione. Che, alla luce della possibilità consentita dal Ministero, ha deciso di ridurre gli accorpamenti intervendo in alcune delle situazioni più contestate. Il via libera arriverà con l’imminente riunione di giunta (oggi o domani) ma si sa già che tra le 6 autonomie salvate una sarà a Nuoro: non ci sarà infatti l’accorpamento tra il Liceo Classico-Linguistico Asproni e il Liceo delle Scienze umane e Musicale Satta. Quest’ultimo avrebbe perso l’autonomia andando a formare con l’Asproni il nuovo Liceo Classico Scienze Umane e Musicale “G. Asproni- S.Satta” : un istituto che in totale avrebbe accolto 921 studenti, tra i 505 dell’Asproni e i 416 del Satta. Niente da fare, dunque, almeno per ora. Oltre ai due istituti di Nuoro, almeno altre 5 scuole non perderanno l’autonomia: di queste una dovrebbe essere a Cagliari.

I vicari L’altra notizia contenuta nel decreto è una conferma rispetto a quanto già annunciato dall’assessore all’Istruzione Andrea Biancareddu qualche giorno prima di Natale. Le scuole che perderanno l’autonomia manterranno le segreterie e ci saranno vicedirigenti vicari, a zero ore, scelti dai dirigenti tra il corpo docenti. Saranno loro a occuparsi dell’ordinaria amministrazione e saranno riferimenti preziosi per i professori e il personale amministrativo come per gli studenti e le loro famiglie. «Questo conferma quello che abbiamo detto sin dall’inizio – spiega Biancareddu – nessun presidio sarà chiuso, accorpare non significa tagliare. I ragazzi continueranno a frequentare la stessa scuola che avrà la fortuna di avere un dirigente titolare, e non a scavalco attraverso le reggenze come accadeva negli ultimi anni, ma anche un vice dirigente di supporto per il titolare».


 

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