La Nuova Sardegna

Opere pubbliche

Sassari-Olbia, nuovo stop: da rifare la procedura per la valutazione dell'impatto ambientale

di Giandomenico Mele
Sassari-Olbia, nuovo stop: da rifare la procedura per la valutazione dell'impatto ambientale

I tempi biblici dell’opera sono andati oltre quelli normativi: avviato l’iter per rinnovare la Via

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Olbia Una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale per la Sassari-Olbia. I lunghi ritardi dell’eterno cantiere della strada a 4 corsie hanno costretto l’Anas a presentare una nuova istanza al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) per rinnovare la Via per i lavori sulla statale 729 per “Adeguamento al tipo B (4 corsie) dell’itinerario Sassari-Olbia”.

L’area è quella della piana di Ozieri, Mores, Ardara, Tula e Oschiri e la possibilità di presentare osservazioni scadrà alla fine del mese di febbraio. Il rinnovamento della Via va fatto ogni 5 anni e dovrebbe trattarsi di un aggiornamento di quello vecchio, senza particolari novità o nuove osservazioni da parte dei soggetti interessati. Da parte di Anas non ci sono dichiarazioni ufficiali, anche se filtra ottimismo circa i tempi di conclusione della procedura, che auspicano non debba incidere sulla data di fine cantiere. Ma una nuova procedura di valutazione dell’impatto ambientale, se da un lato dimostra come i tempi di chiusura del cantiere si siano allungati a dismisura, lasciano comunque qualche dubbio sul pieno rispetto dei tempi di conclusione del cantiere. Quest’ultimo e la stessa Via incidono, infatti, sul lotto 4, che coincide con quello in esecuzione. Il cronoprogramma ufficiale dell’Anas prevede la conclusione dei lavori entro la fine del 2024, al massimo nei primi mesi del 2025.

La strada Il nuovo itinerario della Sassari-Olbia, suddiviso in 10 lotti stradali, si sviluppa per circa 80 chilometri e costituisce l’adeguamento a 4 corsie della rete esistente, rappresentata dalle statali 199 e 597, entrambe a carreggiata unica a due corsie. Il nuovo itinerario è stato suddiviso in 10 lotti e, una volta completato, rappresenterà la principale arteria di collegamento tra la costa occidentale e quella orientale del nord Sardegna, mettendo in comunicazione le quattro principali città del nord Sardegna (Sassari, Porto Torres, Tempio e Olbia), due aeroporti (Alghero e Olbia), due porti (Olbia e Porto Torres), oltre a connettere tre arterie fondamentali della viabilità regionale, con le statali 131 “Carlo Felice”, 131 Dcn e 125 “Orientale Sarda”.

I siti Rispetto alle aree naturali protette e ai siti della Rete Natura 2000, il progetto ricade parzialmente all’interno dell’area indicata. Un nuovo procedimento che interviene a sancire i tempi biblici per un’opera su cui fu posata la prima pietra il 20 giugno 2012. Il sogno della quattro corsie tra Sassari e Olbia diventava realtà, anche perché quell’avvio dei cantieri fosse atteso da anni.

Troppe croci in quei cento chilometri di strada. L’allora governatore Ugo Cappellacci non volle sbilanciarsi sulla fine dei lavori, mentre il direttore generale dell’Anas dell’epoca annunciò che l’opera sarebbe stata completata tra il 2015 e il 2016. Invece, nel 2016 ci fu solo il primo taglio del nastro, presenti il nuovo presidente della Regione, Francesco Pigliaru e il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio: riguardava l’inaugurazione di quattro lotti su nove, 23 chilometri su 79. L’ultima data annunciata per la conclusione della strada indica la fine del 2024. E dunque entro un anno la strada più importante del nord Sardegna dovrebbe essere completata.

E in effetti sui due lotti mancanti i lavori stanno procedendo: sul lotto 2, tra Ardara e Ozieri e sul lotto 4, tra Oschiri e Berchidda. Il primo, assicurava nei mesi scorsi l’assessore ai Lavori pubblici, Pierluigi Saiu, avrebbe dovuto essere completato entro la fine del 2023, il secondo entro i primi mesi di quest’anno. Ma i tempi si sono ancora allungati, nel mentre i tratti di strada, una ventina di chilometri in totale, sembrano un percorso a ostacoli. Chilometri di strisce gialle fanno da sfondo al viaggio dei tanti automobilisti che ogni giorno percorrono la Sassari-Olbia e delimitano la carreggiata che in alcuni casi passa quasi a sorpresa da due a una corsia. Tutt’attorno ruspe, new jersey, nastri bianchi e rossi. E rotatorie improvvisate che costringono chi guida a seguire percorsi contraddittori. Ora una nuova procedura di Via, sperando che sia solo una formalità.
 

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