Elezioni regionali in Sardegna: Cagliari dice no al suo sindaco e Sassari dà lo sprint alla Todde
Le grandi città si rivelano l’ago della bilancia per il successo del centrosinistra. La Gallura con 56,4% di preferenze è la vera roccaforte della coalizione di Truzzu
Sassari La sconfitta è arrivata tra le mura amiche,dove il sindaco Paolo Truzzu giocava in casa. Cagliari si è rivelata l’ago della bilancia, e i 18mila voti di scarto con l’avversaria Alessandra Todde, sono stati distillati pian piano da uno spoglio estenuante, dove l’esito delle grandi città è stato caricato nei sistemi elettorali col contagocce. Così il vantaggio iniziale di Truzzu, macinato nelle urne dei piccoli centri, è svaporato attorno alle 21 quando Cagliari e Sassari hanno cominciato a fare la voce grossa. Il vento da quelle parti è cambiato, la brezza è quella del centrosinistra. La Gallura, da parte sua si conferma la roccaforte inespugnabile del centrodestra. Il 57% di consensi di Truzzu, contro il 37 della Todde, lascia ben pochi dubbi sull’orientamento dei votanti.
Cagliari La sfida vera si giocava qui, dove il padrone di casa era il sindaco Paolo Truzzu. Invece il centrosinitra di Alessandra Todde è riuscito a imprimere un divario di 9 punti percentuali. 49,7% e 97mila preferenze, contro il 40,7 per cento e 79mila voti della coalizione di centrodestra. Renato Soru, col suo 8,4% e i 16.721 voti, resta in linea con l’esito regionale. Per quanto riguarda invece i singoli partiti, Fratelli d'Italia (13,4 %) resta il più votato, ma non basta. Infatti la debacle della Lega (3,2%), è una pesantissima palla al piede. Cinque anni fa, sempre a Cagliari, il partito di Matteo Salvini aveva totalizzato il 10,1 %, un abisso rispetto all’attuale risultato. Abbastanza bene Forza Italia ( 6,2 %) e tutto sommato tengono anche i Riformatori (4,8 % ). Ma l’affermazione dei partiti di centrosinistra, e soprattutto l’apporto del M5s, a questo giro fa la differenza. Il Pd è il secondo più votato, (12,1%). Il M5s si attesta al (7,4%). Seguono Uniti per Alessandra Todde (5,6 %), Alleanza Verdi e Sinistra (5,3 %), più gli altri partiti minori.
Sassari L’altra grande incognita di queste elezioni era Sassari, che invece ha portato decisamente acqua al mulino del centrosinistra. I quasi 3600 voti di Desirè Manca e il M5s sono stati un copioso ruscelletto e hanno riempito il bacino. Così il risultato definitivo è Alessandra Todde (47,5 % e 65.013 voti), Paolo Truzzu (43,5 % e 59.482 voti), con Renato Soru (8,5 % e 11.597 voti). Il Pd, nella sua roccaforte sassarese, si è confermato il partito numero uno, (13,9 %). Come dicevamo, accanto a lui, il M5s ( 8,9 %), che ha dato un pesante contributo alle urne. Seguono Alleanza Verdi e Sinistra (7,4 %) e i Progressisti (4,5 %), oltre agli altri partiti minori della coalizione. Per quanto riguarda invece la compagine di Truzzu, Fdi resta il partito con più preferenze (10,7), poi Riformatori (8 %) e Sardegna al centro 20venti con Peru in pole position (7,1% e 9.223) voti e Forza Italia (5,5 %) con l’affermazione di Tedde, più Psd’Az ( 4,9%), la deludente Lega (3,7%) più i partiti minori. Infine Soru con un evanescente Progetto Sardegna da 3,5%.
Olbia-Tempio Il feudo del centrodestra resta qui. La superiorità di Truzzu qui è netta (56,4%) con Todde che deve accontentarsi del 37,9%, mentre Renato Soru prende solo il 4,9%. Nonostante il partito più votato sia il Pd (19,2%) e anche il M5s sia protagonista (9,3%), la parte del leone la fanno Fdi (15,7%), Forza Italia (13,1%) e Riformatori (8,4%) e anche la Lega tiene botta (6,2%) rispetto al trend regionale.
Nuoro Se la città premia nettamente la Todde (53,8%) contro il 32,8% di Truzzu, è l’hinterland a ribaltare il risultato. Nella circoscrizione si impone il centrodestra con il 45,9% contro il 40,7% del centrosinistra. Renato Soru aumenta la media, raccogliendo l’11,8 %. Anche Lucia Chessa arriva all’1,6%. Il partito più votato è Forza Italia (12%), seguito nel centrodestra da Alleanza Sardegna (9,7) e Fdi (8,1) e Lega (6,5), mentre nella sponda opposta abbiamo il Pd (11%), Uniti per la Todde (7,6%), e M5s (6,4%) più gli altri partiti minori.
Oristano Nessuna incertezza invece nell’orientamento di voto della circoscrizione di Oristano, sia in città che nei piccoli centri. Prevale Truzzu (50,2%), contro il 38,5% del Campo Largo e Soru che prende il 10,3%. A Oristano città il divario si ridimensiona, con uno scarto del 6%. Affermazione netta dell’Udc (12,7%) e di Fdi (10,6%), con un buon risultato anche di Forza Italia (8,9%). La Lega precipita al 1,6%. Il Pd si classifica secondo partito con l’11,1%, seguito nel Campo Largo dal M5s (7%). Si piazza bene anche Progetto Sardegna col 7,7% .
Carbonia Iglesias Qui si è giocato un arduo testa a testa, con una lievissima prevalenza della Todde (46,4%) su Truzzu (46%), Soru al 6,4% e la Chessa che arriva all’1,6%. Anche qui però i centri più popolosi, cioè Carbonia e Iglesias, hanno scelto nettamente il Campo Largo. Sfida all’ultimo voto anche tra i maggiori partiti: Pd 21,1% e Fdi 20,5, che di fatto hanno fagocitato la maggior parte delle preferenze.
Medio Campidano I piccoli centri si schierano con la Todde (46,5%) e Truzzu si attesta al 39,3%. Soru colleziona invece il 13,4%. Il parito più votato è Fratelli d’Italia (18,2%) assieme a Sardegna al Centro 20venti (14,9%) e il Pd (14,6%).
Ogliastra Vanta il record della circoscrizione più svelta, quella che per primo ha ultimato lo scrutinio. Le preferenze vanno a Paolo Truzzu (49,5%) contro il 44,5% della Todde e il 5,9% di Soru e 0,6 di Lucia Chessa. Anche in questo caso protagonisti assoluti due partiti: il Pd da un lato (17%) e Fdi (16,5%).