Tiscali, è qui una delle 5 aziende chiamate a declinare l’IA nei servizi per le imprese
Massimo FavIni: in 25 anni ci sono state quattro rivoluzioni tecnologiche, ora le macchine imparano e creano contenuti
Le macchine imparano, creano contenuti, dialogano con gli esseri umani. E’ la quarta rivoluzione degli ultimi 25 anni, gli scenari immaginati appaiono vertiginosi, certamente hanno aspetti delicati e problematici, ma «le potenzialità di servizio sono enormi». Questo e molto altro ha spiegato Massimo Favini, chief of staff di Tiscali,all’incontro con gli studenti del liceo scientifico Galilei di Macomer (la terza C, Scienze applicate ) e del liceo scientifico Pira di Dorgali (due classi terze e una quinta), accompagnati dai professori Alessia Cocco e Maria Giovanna Obino (Macomer), e dai professori Teresa Cucca e Francesco Pili (Dorgali)nell’ambito del progetto La Nuova @ Scuola .
Non erano ancora nati gli adolescenti del Pira e del Galilei quando Tiscali nel 1999 offriva il primo accesso gratuito a internet in Italia e per usare il pc bisognava stare ben seduti in casa o in ufficio perché “solo” nel 2010 arrivò la seconda rivoluzione che grazie all’evoluzione tecnologica delle reti permetteva di collegarsi “in giro”. Ilenia Loi responsabile dell’ufficio stampa ha raccontato in breve la storia di un cambiamento immenso, in cui Tiscali ha mantenuto costante il suo impegno per garantire «l’accesso democratico alla rete» e nel 2022 si è fusa con Linkem per affrontare insieme un mercato che dai primi anni 2000 ha visto continue acquisizioni delle piccole imprese da parte dei grandi colossi. La fusione ha dato vita a Tessellis, mosaico in latino, un insieme di attività che moltiplicano le possibilità dell’azienda di essere sempre di più un “abilitatore tecnologico”, 1.100 dipendenti, la metà nella sede Tiscali di Cagliari, il 90 per cento dei restanti nel sud Italia, il 60 per cento donne.
Favini, di Alà dei Sardi, studi a Sassari, lavoro a Roma in una multinazionale americana, nel 2000 fu tra i fondatori di Linkem, «pensavamo alle persone che viaggiavano e puntammo a collegare alla rete chi sostava negli aeroporti». Tessellis partecipa alla Casa delle tecnologie emergenti, un luogo dove si sperimenta come le tecnologie possano creare servizi. Tiscali è una delle cinque aziende italiane impegnate per declinare l’intelligenza artificiale al servizio delle imprese e delle istituzioni. Favini alla platea di adolescenti ha voluto dire anche che sta crescendo l’attenzione dei tecnologi verso l’insalubrità della connessione non stop e quindi sul fatto che, per esempio, l’uso eccessivo di uno smartphone «può ledere le capacità mentali». Ed Elisa Aquilino, assieme ai colleghi Roberto Brandi e Daniele Argiolas, ha alzato il sipario sul servizio cruciale della Cyber security. Gli attacchi non sono un pericolo solo per le aziende strutturate, ma con phishing, ransomware,social engineerin e data breach raggiungono chiunque. Ogni giorno la stessa Tiscali subisce decine di attacchi informatici da cui si difende con un sistema ormai standard gestito da tre figure: il red team, il blue team e il purple team. Per diventare esperti ci sono tre strade: seguire i corsi per le certificazioni, iscriversi all’università, specializzarsi per conto proprio con uno studio costante. La mattinata si è conclusa con una visita al Centro elaborazione dati guidata da Andrea Gambula col suo staff.