La Nuova Sardegna

L’analisi

L’economista Luigi Guiso sul caro vita: «L’inflazione è in calo, la situazione migliorerà»

di Luigi Soriga
L’economista Luigi Guiso sul caro vita: «L’inflazione è in calo, la situazione migliorerà»

La politica della Bce sta dispiegando i suoi effetti

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Sassari La percezione comune è che i prezzi stiano ancora salendo, perché in realtà è questo che sta accadendo. Tuttavia, uno sguardo più attento, è in grado di cogliere i segnali positivi: «Già dall’inizio del 2024 l’indice generale dei prezzi è in evidente rallentamento, e, a meno di eventi imprevedibili come poteva essere il Covid, lo sarà per tutto l’anno».

Luigi Guiso è Axa professor of household finance all’Einaudi institute. È stato professore nelle università di Sassari, di Roma “Tor Vergata”, nell’Istituto universitario europeo e nell’università di Chicago. Prima di dedicarsi all’attività accademica ha lavorato al Servizio studi della Banca d’Italia . «Chi va al bar a comprare un caffè o chi riempie il carrello al supermercato al momento non si rende conto, ma siamo in una fase di riassorbimento dell’inflazione. Succede questo: se durante tutto il 2023 abbiamo registrato un incremento dei prezzi che ha superato il 5%, nel 2024 il carovita si è già abbassato di un punto percentuale. L’inflazione, dopo i picchi registrati nel 2023, finalmente sta calando».

Le ragioni che portano a questo trend positivo sono diverse: «Innanzitutto i prezzi dell’energia si sono abbassati. Questo lo si apprezza soprattutto per quanto riguarda il gas, (durante la guerra tra Russia e Ucraina era schizzato a costi insostenibili per le famiglie). Ma anche le bollette della luce sono meno salate rispetto agli anni precedenti, e anche il prezzo del petrolio è rientrato a livelli più normali». Nel momento in cui si riassorbono i costi dell’energia, anche le spese per la produzione delle materie di largo consumo da parte dell’industria diventano più contenute. «Nell’arco del 2024 – spiega Luigi Guiso – non assisteremo a una crescita dei prezzi come accaduto l’anno passato per i beni primari, anzi, ci sarà un rallentamento anche su questo fronte». A calmierare il paniere agirà anche la concorrenza che si è creata nella grande distribuzione, all’interno della quale i supermercati di vari marchi si danno battaglia a suon di offerte salvaspesa. I volantini settimanali quindi proteggeranno il potere di acquisto delle famiglie, ma anche la grande distribuzione da un pericoloso calo dei consumi. «Anche le politiche monetarie adottate dalla Banca Centrale Europea – prosegue Luigi Guiso – hanno contrastato in maniera decisa la bolla inflazionistica. Ricordiamo che la Bce ha tirato su i tassi, ha rallentato la domanda, facendo in modo che alla fine anche i prezzi fossero destinati a scendere. Tutto questo lo potremmo apprezzare meglio nei mesi a seguire».

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