La Nuova Sardegna

Elezioni comunali

Cagliari, Massimo Zedda pronto per affrontare le primarie

di Andrea Massidda
Cagliari, Massimo Zedda pronto per affrontare le primarie

Mentre per i sardisti potrebbe scendere in campo Gianni Chessa

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Cagliari Nemmeno il tempo di prendere fiato dopo lo sfiancante sprint delle Regionali ed ecco che a giugno i cittadini del capoluogo della Sardegna si ritroveranno a scegliere il sindaco e a rinnovare il consiglio comunale. Lo faranno, per adesso, con poche certezze su chi all’inizio della campagna elettorale si presenterà alla gara per ottenere la fascia tricolore. Ma almeno con la consapevolezza di quali sono gli errori amministrativi da non commettere più, ossia quelli assolutamente sottovalutati dal centrodestra nella corsa alle Regionali, dove Paolo Truzzu (sindaco uscente in quota Fratelli d’Italia) è stato punito proprio dagli elettori di Cagliari, i quali – sfruttando anche il voto disgiunto – gli hanno tolto una percentuale di circa venti punti rispetto alla concorrente del campo largo Alessandra Todde. Una bocciatura secca ammessa persino dallo stesso candidato governatore della coalizione targata centrodestra-Psd’Az.

Centrosinistra Ma, al momento, quali sono i candidati alla poltrona di sindaco di Cagliari e della Città metropolitana? Nel centrosinistra, a dare la propria disponibilità per la corsa a Palazzo Bacaredda è stato per primo Massimo Zedda (Progressisti). L’ex sindaco, che non si è ricandidato per uno scranno in consiglio regionale, se dovesse essere necessario è pronto a fare le primarie: «Non sarò certo io – ripete sempre – a oppormi a questo esercizio di democrazia». Nel caso, potrebbe scontrarsi con il segretario del Pd isolano Piero Comandini, appena rieletto in consiglio regionale, ma anche dato come probabile presidente dell’Assemblea di via Roma. «Farò quello che il partito ritiene più opportuno», taglia corto lui stesso.

A gareggiare sicuramente alle eventuali primarie del centrosinistra c’è poi Michele Pipia, da oltre vent’anni impegnato nel volontariato e nella difesa dei diritti civili. «Se dovesse essere confermata la concomitanza delle elezioni comunali con quelle europee – dice – bisogna stringere i tempi e le primarie andranno svolte entro la prima o la seconda settimana di aprile in maniera tale da avere il tempo di preparare le liste di coalizione».

Centrodestra Le candidature per il comune capoluogo, però, vista anche la lezione delle regionali che hanno premiato la persona, potrebbero non seguire la logica del peso elettorale appena uscito dalle urne. E se così fosse, nel centrodestra non basterebbe la valanga di voti, oltre 5mila, presi da Gianni Chessa, assessore regionale al Turismo uscente del Psd’Az, che da sempre mira a Palazzo Bacaredda.

Chi pensa a diventare sindaca è anche Alessandra Zedda, ex vicepresidente della Giunta Solinas (in quota a Forza Italia), inizialmente tentata da una corsa solitaria in Regione, ma poi tornata nei ranghi. Ora però la stessa Zedda è in avvicinamento alla Lega e, nonostante il risultato elettorale deludente del Carroccio, forte del passo indietro di Salvini-Solinas a favore del meloniano Truzzu potrebbe puntare alla candidatura.
 

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