La Nuova Sardegna

Lotta all’evasione

Affitti brevi, in Sardegna 43mila case: parte il codice unico

di Andrea Sini
Affitti brevi, in Sardegna 43mila case: parte il codice unico

In Italia le strutture online sono 510mila, la novità del governo per combattere il “nero”

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Sassari Mezzo milione di case messe in vetrina online per affitti brevi, oltre 43 mila in Sardegna, una delle regioni con la maggiore presenza di strutture a disposizione per affitti brevi. Ora però esporsi sui portali specializzati avrà una ripercussione diretta anche a livello tributario: presto chi vorrà inserire la propria struttura tra gli annunci in rete dovrà essere inserito in una banca dati nazionale e verrà identificato con un codice unico.

La bozza di decreto Nei giorni scorsi le il governo, le Regioni e la Commissione politiche del turismo della Conferenza delle regioni e province autonome hanno fatto un primo passo importante: c’è l’intesa sulla prima bozza del decreto in materia di interoperabilità delle banche dati delle strutture ricettive messo in piedi dal ministero del Turismo. In questo modo tutti gli immobili presenti nel territorio nazionale destinati a locazioni brevi verranno inseriti in un unico database: hotel, ostelli, motel e agriturismi non saranno soli, perché il maxi bacino multimediale a disposizione del ministero avrà al suo interno anche campeggi, villaggi alpini. Ognuno dei quali, come detto, identificato attraverso un codice unico che verrà attribuito al momento dell’iscrizione. Un punto di riferimento molto importante per Guardia di finanza e Agenzia delle entrate per incrociare i dati e verificare il corretto comportamento dei gestori dal punto di vista fiscale.

I dati Per inquadrare meglio la situazione, il Sole24ore ha analizzato i dati provenienti dal Centro studi Aigab (associazione italiana gestori affitti brevi) basati sugli annunci attivi sulla piattaforma Airbnb nel mese di marzo di quest’anno, per quanto riguarda strutture che hanno preso almeno una prenotazione nel corso dei 12 mesi precedenti.

Secondo questa ricerca, il totale in Italia è di 510.436 strutture attive destinate all’affitto breve. Un dato cresciuto del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Scorrendo la graduatoria regione per regione, troviamo in testa la Toscana con 68.203 strutture, seguita a distanza dalla Sicilia che ne ha 59.270 e dalla Lombardia (56.254 annunci).Ancora più distanziate la Puglia (47.892) e la Sardegna: la nostra isola avrebbe 43.513 strutture ricettive attive, seguita da Campania (36.805) e Veneto (30.556).

Ci sono altri due dati interessanti: il primo riguarda le strutture “dormienti”, ovvero quelle che negli ultimi 12 mesi non hanno ricevuto neanche una prenotazione: si tratta di una zona grigia che comprende qualcosa come 130 mila strutture. Infine il rapporto tra annunci e abitazioni totali: il rapporto è dell’1,45%.

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