L’Arst compie mezzo secolo: «Futuro più green e tempi ridotti»
L’azienda regionale celebra i suoi primi 50 anni: nacque il 20 giugno 1974
Sassari Un viaggio lungo mezzo secolo. L’Arst celebra i suoi primi 50 anni: orgogliosa del suo passato ma accelerando sul futuro. Green e a dimensione di studente. Mezzi a idrogeno blu e bus che portano gli alunni a scuola massimo in un’ora. «Queste sono le nostre principali sfide per il futuro – commenta l’amministratore unico di Arst Roberto Neroni –. Il Cinquantenario è una preziosa occasione per celebrare l’azienda, i suoi principi, la sua storia fatta di un inestimabile patrimonio materiale e immateriale, di competenze e professionalità, che l’hanno portata a diventare quello che è oggi».
Sulla carta d’identità dell’Arst la data di nascita è 20 giugno 1974. È allora che la Regione Sardegna promulga una legge, la numero 16, che detta le nuove norme per la riorganizzazione dell’Azienda regionale sarda trasporti. E fissa le basi per la sua evoluzione. Duplice l’obiettivo: creare una rete unitaria di servizi in grado di garantire prestazioni uniformi in tutto il territorio e favorire lo sviluppo economico e sociale della Sardegna attraverso il contributo del sistema dei trasporti. Certo nessuno nasconde le curve di questo viaggio lungo 50 anni ma è costruire il futuro quello che preme di più ad Arst. In particolar modo in vista delle scadenze dei contratti di servizi. In dirittura d’arrivo tra due anni quello per il trasporto pubblico locale su gomma. Poi il bivio tra affidamento in house all’Arst oppure bando pubblico europeo. Arst pensa positivo e guarda al domani, che non potrà che essere green. Con le stazioni e i treni a idrogeno blu. «Una nuova frontiera per cui sono necessarie elevate competenze – spiega l’Au Neroni –. Serviranno quindi esperti in materia e noi formeremo giovani professionisti».
E sempre i giovani sono nel cuore dell’Arst che guarda avanti. «La seconda sfida è quella di far viaggiare i nostri studenti su treni comodi, efficientissimi e veloci – aggiunge –. Non è accettabile che per raggiungere la scuola si debbano affrontare viaggi di oltre un’ora o svegliarsi alle 4 del mattino. Intendiamo ridurre a massimo un’ora il tempo medio per spostarsi da casa a scuola e viceversa. Anche in una ottica di contribuire a ridurre la dispersione scolastica. Come? Aumentando il numero di mezzi e ovviamente questo ha dei costi».
Il 31 maggio Arst si regalerà una maxi festa di compleanno al Lazzaretto di Cagliari con tavoli tematici di approfondimento su transizione energetica e mobilità inclusiva. Un modo per raccontare mezzo secolo di evoluzione dell’azienda, nata inizialmente dall’assorbimento di alcune società automobilistiche, tra cui Scia e Satas e passata attraverso un processo di ulteriore ampliamento nel 2010 quando diventa un’ azienda multimodale, che spazia dai treni al servizio urbano ed extraurbano sui pullman. È in quella data che viene realizzato il completamento della fusione incorporando le aziende di trasporto anche su ferro: Ferrovie Meridionali Sarde e Ferrovie della Sardegna.
«Tutto ciò – commenta il direttore centrale di Arst Carlo Poledrini – ha reso Arst una importante realtà di trasporto pubblico distribuito in tutta l’isola attraverso diverse forme multimodali, con servizi automobilistici, ferroviari e metrotranviari». Due numeri per capire meglio il viaggio di Arst. Con una flotta di 820 autobus (di cui 4 elettrici), 47 treni e 15 metro, trasporta ogni anno 21,5 milioni di passeggeri, con una media di 62mila al giorno. I treni coprono 168,90 chilometri, con 114 corse giornaliere, percorrendo un milione di chilometri all’anno.