Siccità, dalla diga di Maccheronis più acqua potabile
La Regione stanzia 240mila euro per il progetto di derivazione e distribuzione
Sassari Una nuova “presa” per l’acqua potabile e una nuova condotta tra la diga di Maccheronis e il potabilizzatore di Torpè. È questo, in sostanza, il nuovo “sistema di derivazione e distribuzione” immaginato dalla Regione, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Antonio Piu, dall’invaso di Maccheronis sul fiume Posada. Per la progettazione dell’intervento l’assessore Piu ha proposto di destinare 240mila euro alla società in House Opere e Infrastrutture della Sardegna (Ois) “l’incarico di redigere, entro 3 mesi dalla disponibilità delle risorse, il documento di fattibilità delle alternative progettuali dell’opera”.
L'invaso di Maccheronis sul fiume Posada è gestito dall'Ente acque della Sardegna (Enas) e garantisce l'approvvigionamento potabile ed irriguo dei territori comunali di Torpè, Posada, Siniscola, Budoni e San Teodoro. La diga, ultimata nel 1959 a circa 6 chilometri da Torpé, fu realizzata per soddisfare le necessità irrigue delle piane di Siniscola, Posada e Torpé, ma negli anni seguenti ha ricoperto un ruolo fondamentale anche per l’approvvigionamento idropotabile degli stessi Comuni e di altre utenze di un’ampia fascia della Sardegna centro-nord-orientale. A partire dalla metà degli anni 2000, per soddisfare l’ incremento dei fabbisogni irrigui sono stati progettati, e in parte realizzati, alcuni interventi per l’ampliamento del volume della diga di Maccheronis. I principali interventi di miglioramento consistono nella realizzazione di un “nuovo scarico di superficie controllato da paratoie a segmento, in sponda sinistra, i cui lavori sono stati recentemente ultimati dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale e la realizzazione di una nuova soglia sfiorante in corpo diga, impostata sul profilo attuale del coronamento” compresa la passerella e il completamento dell’innalzamento dei conci di estremità a cura dell’Ente acque della Sardegna che all’inizio dell’anno ha pubblicato la gara d’appalto per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori.
Con questo ultimo intervento, considerato che il volume utile del progetto originario della diga è di 26,9 milioni di metri cubi, si otterrà un aumento della capacità di regolazione di 5,4 milioni di metri cubi. Allo stato attuale la derivazione dell’acqua dalla diga Maccheronis avviene mediante la presa irrigua originale, realizzata per soddisfare esclusivamente la richiesta di irrigazione. Considerat i nuoviutentiutenti, è stato necessario studiare un nuovo sistema di derivazione idrica dall’invaso di Maccheronis che consenta di soddisfare tutte le esigenze maturate sin dalla realizzazione dello sbarramento sul fiume Posada e contemporaneamente garantisca l’approvvigionamento con continuità a tutte le utenze, evitando le interruzioni dovute alle “rotture” determinata dall’età avanzata dell’attuale sistema di derivazione e distribuzione.