Sassari, ecco gli esclusi eccellenti dal nuovo consiglio comunale
Il lungo elenco dei “trombati” alle urne: dal decano Manuel Alivesi a Maurilio Murru
Sassari Per ogni elezione che si rispetti, di fianco alla lista dei promossi, va compilata anche quella dei “trombati”, speso più sorprendente, almeno per i diretti interessati. Molte le teste che sono rotolate, soprattutto tra gli uscenti, come prevedibile visto il cambio di colore della maggioranza. Una tra le più note è quella del decano del consiglio comunale: Manuel Alivesi (340), da 20 anni a Palazzo Ducale e solo quarto nella lista di Sardegna al Centro 2020, dove ha lasciato le penne anche un altro uscente, il giovane imprenditore Federico Sias (384). Bocciatura bis per l’ex presidente del consiglio Maurilio Murru (202), che dopo il flop alle Regionali con il Psd’Az non sfonda nemmeno nella lista Sassari è, che lascia a casa anche la ex assessora Grazia di Guardo (221), lo storico consigliere Enrico Sini (252), l’avvocato Paolo Campus (318) e Patrizia Zallu (46). Niente da fare anche per Giuseppe Deiana (Prima Sassari), con Ottaviano Canalis (249) che fallisce il grande ritorno e resta a casa insieme all’ex assessora Virginia Orunesu (112) e ad Andrea Desole (96). Fuori con Noi per Sassari Gian Carlo Profili (256) e Lucio Carta (193).
Nel centrodestra a pagare pegno è Francesco Ginesu (220) in Forza Italia. Michele Saba (283) nei Riformatori che fallisce di nuovo l’assalto al consiglio comunale. In Fratelli d’Italia va a vuoto il tentativo di rientro di Giancarlo Carta (223), e lascia il consiglio anche Daniele Deiana (193). Nel Psd’Az debacle di Giancarlo Acciaro (59). Sprofondano poi le due liste messe in piedi dall’ex assessora Laura Useri, che prende 329 voti personali ma un complessivo 1,6%. Nella civica del sindaco resta a casa il chirurgo plastico Emilio Trignano (192), e lo scultore Elio Pulli si deve accontentare di 18 voti. Fuori dal consiglio resta anche Giuseppe Palopoli e tutti i suoi 34 candidati. Nelle liste che appoggiavano Mariano Brianda niente da fare per l’imprenditore Nicola Marongiu, e solo 83 voti per Stefano Sotgiu che, nella Costituente, è solo quarto. (giovanni bua)