La Nuova Sardegna

La vittima

Chi era Pietro Stipa: l’amore per il mare e per la vela

di Ivana Agostini
Chi era Pietro Stipa: l’amore per il mare e per la vela

Il ricordo degli amici: «Le regate sugli Optimist, poi la carriera in Accademia»

15 giugno 2024
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Porto Santo Stefano La vela e il mare erano le sue grandi passioni. Ed è proprio in quel mare che amava che ha trovato la morte. Pietro Stipa, 26 anni, originario di Porto Santo Stefano dove la famiglia ha la sua casa al Pozzarello.

La sua famiglia si è sempre divisa fra l’Argentario e Orbetello. La notizia della morte del giovane è arrivata in Maremma come una doccia fredda per tutti coloro che lo hanno conosciuto e con cui lui aveva condiviso l’amore per la vela. Sconcerto a Talamone dove c’è la scuola vela che Pietro aveva frequentato. «Pietro è sempre stato un ragazzo molto vivace sin da ragazzino – ricorda un ex compagno – era il piccolo della nostra squadra di vela di Talamone. Nessuno di noi si sarebbe aspettato che sarebbe entrato in Accademia navale a Livorno e invece aveva sorpreso tutti. Aveva trovato la sua strada. Poi l’ho perso di vista per gli impegni che ci hanno allontanato. Mi dispiace molto per questa tragedia che ha colpito lui e la sua famiglia».

I ragazzi che hanno fatto le regate con lui sugli Optimist sono sconvolti. Faticano a parlare e a credere a quello che è accaduto. «Aveva iniziato l’attività di vela a Talamone nel 2007 fino al 2012 circa – ricordano i compagni velisti – partecipando ai corsi di vela estiva, poi continuando con il percorso preagonistico fino ad arrivare all’agonismo. Aveva fatto anni di regate in Optimist. Dopo aver frequentato il liceo scientifico aveva deciso di entrare in Accademia diventando poi un ufficiale. Era un ragazzo d’oro, con la testa sulle spalle. Non riusciamo a capacitarci di come possa essere successa una cosa del genere a lui che è andato tantissimo in mare proprio nella zona dov’è successo l’incidente». Marco Iazzetta è stato l’allenatore di Pietro: «Era in Optimist con il circolo della Vela Talamone – ricorda l’allenatore – lo portavo in regata. Era uno dei promettenti velisti della zona. Era un ragazzo super atletico, appassionato di sport e di mare come il padre. Una persona di cuore, al tempo che l’ho conosciuto io – aggiunge – un ragazzino molto educato e solare. Era un bellissimo gruppo di ragazzi. Sapere di questa tragedia è un grande colpo al cuore».

Sconvolto anche un altro dei suoi allenatori sempre a Talamone, il velista Andrea Fornaro: «Questa che ho ricevuto – commenta – è una notizia tremenda. Ho allenato Pietro e alcune volte l’ho portato in barca con me. Un ragazzo d’oro». Cordoglio è stato espresso dal consiglio direttivo, da tutto il circolo della Vela Talamone e dal suo presidente, l’ammiraglio Sergio Biraghi: «Siamo affettuosamente vicini per questo drammatico evento alla famiglia ricordando i primi passi sul mare compiuti con noi dal caro Pietro». Nel 2019, Stipa aveva partecipato alla “Las Anclas" Trophy - regata della classe “Snipe” .

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