Ilaria Salis è tornata in Italia
Il viaggio in auto col padre dall’Ungheria è terminato a Monza
Monza Ilaria Salis, la maestra detenuta per oltre 16 mesi a Budapest, con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra, è arrivata oggi sabato 15 giugno in serata nella casa di famiglia a Monza, accompagnata in auto dal padre Roberto e dalla madre.
La neo eletta al Parlamento europeo sorride e saluta le decine di giornalisti e fotografi che la attendevano da ore sotto casa, dopo che in mattinata si era diffusa la notizia del suo rientro: la famiglia Salis, che si era riunita ieri poco dopo la notizia della sua liberazione da parte della polizia ungherese, parte da Budapest questa mattina in auto, mantenendo il massimo riserbo sui dettagli del viaggio di ritorno per tutelare l’incolumità della 39enne che in più occasioni è stata minacciata dai neonazisti ungheresi.
«Il viaggio e andato molto bene, Ilaria è molto stanca, provata. Ha avuto un periodo di carcerazione molto intenso e ha subito delle torture», racconta il padre Roberto poco dopo l’arrivo a Monza, aggiungendo: «È finito un incubo» e «adesso dobbiamo fare in modo che venga cancellata questa accusa per cui Ilaria ritiene di essere innocente».
Quindi annuncia: «Adesso do le dimissioni non solo da portavoce di mia figlia ma anche da candidato conto terzi. A questo punto esco completamente di scena e da ora in avanti tutti i giornalisti si possono rivolgere all’ufficio stampa di Avs».
Proprio ieri, all’indomani dell’elezione a europarlamentare nelle fila di Avs, il giudice magiaro le ha concesso l’immunità - con profondo sdegno del portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, che ne ha auspicato la revoca - e ha sospeso il processo a suo carico. Tolto il braccialetto elettronico che aveva dal 23 maggio, Salis lunedì potrà festeggiare il suo quarantesimo anniversario con la sua famiglia.Supplente di Lettere in una scuola media a Monza, Salis è sin da giovanissima una militante antifascista.
Nel febbraio nel 2023 si trova a Budapest per la celebrazione del Giorno dell’Onore, giornata in cui neonazisti provenienti da tutta Europa celebrano i militari tedeschi e ungheresi morti nel 1945 durante l’assedio di Budapest dell’Armata Rossa. Coinvolta in alcuni attacchi contro militanti di estrema destra, Salis viene arrestata insieme a due tedeschi dalle autorità ungheresi con l’accusa di aver causato «lesioni che potevano pregiudicare la vita» di tre militanti neonazisti, aggrediti il giorno precedente. Il suo caso fa scalpore solo nel dicembre 2023, quando la donna viene portata in tribunale con manette ai polsi e ceppi e catene alle caviglie. E Scoppia la polemica politica. Dopo 15 mesi di detenzione a Budapest e dopo essersi sempre professata innocente, le vengono concessi i domiciliari con il braccialetto elettronico. Nel frattempo viene candidata alle Europee e diventa europarlamentare tra le fila di Avs. Il 14 giugno, a seguito della sua elezione a europarlamentare, Ilaria è libera e torna in Italia.