La maturità di Marco “Baz” Bazzoni: «All’orale col gelato»
Il ricordo del comico e speaker
Sassari «Del mio esame di maturità ho solo tre ricordi, ma molto nitidi e anche abbastanza divertenti. Soprattutto quello dell’orale...». Il comico e speaker radiofonico Marco Bazzoni, 45 anni, ha chiuso la sua parentesi scolastica nel 1998 a Sassari. «Abitavo a Latte Dolce e ho studiato al Liceo scientifico “Marconi”, che tutti a Sassari conoscono semplicemente come “Scientifico 2”. Non ero un grande studente – ricorda – ma non ero né un asino né niente di simile. Facevo il mio, senza particolare impegno, però sono sempre stato promosso a giugno e non ho mai dovuto recuperare materie a settembre. Ma di base avevo già la testa altrove». Non a caso, subito dopo il diploma, il futuro “Baz” sarebbe partito per le sue prime esperienze come animatore nei villaggi turistici. Ma prima ci sarebbe stato un ultimo scoglio da superare: l’esame. «La prima cosa che mi viene in mente della maturità è la corsa a perdifiato nelle scale e nei corridoi della scuola al momento in cui hanno spalancato il portone d’ingresso, come ai concerti. L’obiettivo era cercare di accaparrarsi un posto nelle file al centro, per un motivo molto semplice: quelli seduti nelle prime file venivano controllati dai commissari seduti alla cattedra. Quelli seduti in fondo venivano controllati dai professori con maggiore attenzione. Al centro si stava un po’ tranquilli. E io modestamente avevo un bel po’ di appunti nascosti ovunque. Sicuramente avrei fatto prima a studiare, piuttosto che trascorrere ore a compilare quei pizzini con risposte e soluzioni». Poi c’è il secondo ricordo. «La professoressa di matematica ci passò il risultato del compito. Brava, no? Peccato che il risultato fosse sbagliato: ci sussurrò “pi greco mezzi”. Siccome in matematica me la cavavo, per fortuna mi accorsi che il risultato corretto era “meno pi greco mezzi”...». Poi il colpo da maestro del futuro comico. «Il giorno dell’orale – dice divertito Bazzoni – quando è arrivato il mio turno, non so per quale motivo, stavo mangiando un gelato. E senza neanche pensarci, quando mi hanno chiamato sono andato a sedermi col gelato in mano, come se fosse la cosa più normale del mondo. Ricordo che tra le materie a scelta portai fisica e la risposta alla domanda che mi venne effettivamente fatta mi era stata anticipata dallo studente che era stato interrogato prima di me. Incredibilmente, rifecero la stessa domanda e io fui in grado di rispondere senza problemi».