Salsicce, ciabatte, elastici perfino i vermi da pesca: nei negozi si ruba di tutto
Un uomo scoperto con l’esca finta e gli ami nelle mutande. C’è anche chi si riempie le tasche di crocchette per i cani
Sassari Quella dei ladri dovrebbe essere una categoria sociale da psicanalizzare. Verrebbe fuori del materiale molto interessante sulla natura umana.
Le guardie giurate, ad esempio, sono un rilevatore attento dell’evoluzione di questa strampalata specie, dalla mano lesta, che ama frequentare scaffali e grandi magazzini.
Il vigilante di Decatlhon a Sassari racconta: «Non volevo credere ai miei occhi. Un tipo aveva rubato una scatola di bigattini, i vermi da pesca, (quelli della mosca carnaria ndr) e li aveva nascosti in tasca. Solo che, forse la troppa pressione, la confezione si era rotta, e i vermi pascolavano nei pantaloni».
Gli articoli da pesca sono quelli che ultimamente vanno più a ruba: «Perché sono piccoli, facilmente tascabili, uno li infila nello zaino ed esce. Solo che da noi anche all’interno c’è il personale che controlla e che ci segnala eventuali furti. E quando all’uscita la barriera antitaccheggio suona, c’è un’app che ci dice quale articolo sia stato sottratto. Così andiamo a colpo sicuro». E le sorprese non mancano: «Beh, una volta un ragazzo si era nascosto dentro le mutande una di quelle esche artificiali usate per la traina, i pesci finti con l’ancoretta nella coda. Con tutti i rischi che si possono facilmente immaginare».
Poi c’è la categoria più sfrontata, che affronta la prova dell’antitaccheggio con assoluta nonchalance.
«Un’anziana ha provato a uscire dal negozio: aveva per mano due nipotini e due biciclette. Quando è scattato l’allarme e non aveva gli scontrini, ha fatto spallucce come se niente fosse».
Sempre da Decathlon resta ancora in voga un evergreen: lo scambio delle scarpe. Entri con le vecchie, esci con le nuove ai piedi. Anche Tecnomat, di recente, insegna: prima con le infradito, poi con le antinfortunistiche. «Da noi succede spesso – dice la guardia giurata di Decathlon – e talvolta lasciano nelle scatole le calzature usate». Il problema è che in un negozio sportivo il ladro è facile che opti per delle costose scarpe da running. Così, non appena sente la sirena che suona all’uscita, lui scatta come un centometrista allo starter. «Non ho mai provato a inseguire nessuno, in genere sono velocissimi. Le telecamere sono più svelte di me: poi ci pensano le forze dell’ordine».
Da Mondo Convenienza sono talmente abituati agli Arsenio Lupin da quattro soldi, che ormai l’unica arma a disposizione è l’ironia:
«Venite, vi mostro l’oggetto del desiderio». C’è un letto, con delle lenzuola a strisce bianche e marroni, e un elegante copriletto in stile etnico. Ai piedi, due cesti in vimini, e adagiato sopra, in bella mostra, eccolo, l’oggetto irresistibile: «La gente va matta per queste ciabatte. Spariscono di continuo, non sono in vendita, sono solo un elemento estetico, ma i clienti evidentemente vogliono averle a tutti i costi». Sono in corda, non devono nemmeno essere particolarmente confortevoli. «Non so spiegarmi cosa ci trovino di così attraente».
E non ha alcun senso l’altro bottino che va per la maggiore: «Più le cose sono inutili, e più le rubano. Non c’è il bisogno, non è miseria. È solo un gusto, il brivido di portarsi via qualcosa senza doverlo pagare. Il nostro cliente non è povero. Ruba la signora di mezza età insospettabile, così come l’uomo distinto. Faccio un esempio che far capire come siamo messi: per decorare una tavola, o per vivacizzare un arredo, spesso poggiamo un barattolo trasparente pieno di frutta finta. Tipo le olive. Ecco, la gente apre il barattolo, prende un pugno di olive di plastica e se le mette in tasca. A che gli serviranno? Io non ne ho la più pallida idea. So solo che a noi tocca sostituirle ogni volta. Per fortuna che lo sappiamo e abbiamo sempre le scorte».
Anche Maury’s è il paradiso dei ladruncoli, con quella selva di scaffali e un campionario sterminato di oggetti. «Vi mostro gli ultimi due furti, freschi di giornata. Vedete questo cartoncino rotto che hanno lasciato appeso? Indovinate cosa conteneva: un elastico per capelli. Hanno avuto il coraggio di rubare una cosa che forse costa 20 centesimi. E quest’altra busta? L’hanno aperta e si sono fregati due lamette da barba. La gente prende qualunque cosa. Gli serve un articolo? Se lo mette in tasca. Con una certa predilezione per i profumi, che sono piccoli e costosi, ai quali prestiamo particolare attenzione». E poi i detersivi: «Aprono le confezioni e prelevano quattro o cinque ecodosi. Oppure una volta abbiamo beccato uno che prendeva due flaconi di detersivo per lavatrici, svitava i tappi e riempiva fino all’orlo la bottiglia che voleva comprare. Tutto questo per avere tre lavaggi in più».
E da Arcaplanet finiscono in tasca soprattutto i giochini per gli animali, ma anche pugni di crocchette sfuse, con la loro irresistibile fragranza di manzo o pesce.