Siccità, Coldiretti: «Consorzio di bonifica del sud faccia irrigazione di emergenza»
L’appello dell’associazione di categoria: «Sarrabus, Sulcis Iglesiente, basso e medio Campidano sono allo stremo»
Cagliari Una lettera accorata, quasi un grido di disperazione. A inviarla ai vertici del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale (CBSM) sono Giorgio Demurtas e Luca Saba, presidente e direttore di Coldiretti Sardegna. La loro richiesta è chiara, impellente: un intervento immediato per salvare le aziende agricole ormai allo stremo con una irrigazione di emergenza. «Crediamo che un intervento del Consorzio di bonifica anche in questo momento straordinario sia fondamentale per la sopravvivenza stessa delle aziende agricole che in alcuni territori come il Sarrabus, Sulcis Iglesiente, basso e medio Campidano, sono ormai allo stremo», scrivono Demurtas e Saba.
La situazione nella zona sud orientale della regione è drammatica. Nei primi sei mesi del 2024, le piogge sono state la metà rispetto agli anni meno piovosi degli ultimi vent'anni. Le terre, crepate e aride, sembrano gridare per un po’ d’acqua, mentre erbai, cereali, leguminose, frutteti, oliveti e vigneti sono piegati sotto il peso della siccità. Non c'è tregua per chi lavora la terra, solo un sole impietoso che brucia ogni speranza.
Il 17 giugno, durante una manifestazione imponente, Coldiretti Sardegna ha chiesto al Cbsm di attuare interventi straordinari di irrigazione di soccorso. C’è in gioco la salvezza di circa 400 ettari di colture, un valore di circa 4,5 milioni di euro. Le irrigazioni di soccorso sono l'ultima ancora di salvezza per prevenire danni economici irreparabili e la perdita del prezioso patrimonio agricolo del sud Sardegna.
In attesa di interventi strutturali a livello regionale, che aumentino l’assegnazione idrica ai Consorzi, Coldiretti lancia un sos disperato. «È fondamentale un sostegno immediato anche nel breve periodo per permettere di non disperdere il lavoro delle aziende agricole che si traduce in economia, ma anche il grande patrimonio agricolo del sud dell’isola a rischio per i danni causati dalla siccità».
Demurtas e Saba ricordano che il Cbsm ha già dimostrato la sua efficacia nell'estate del 2023, quando le aziende coperte dal servizio irriguo hanno resistito meglio alle ondate di calore. Ora, però, è tempo di fare di più, di raggiungere anche quelle aziende che, per motivi vari, non possono accedere al servizio idrico per l’irrigazione delle colture arboree.